La sentenza sul divorzio dell’ex ministro fa brindare i mariti felloni. Tranne uno che in tribunale ha perso ancora: Berlusconi

Sembra che l’Italia sia un paese per Grilli, al plurale o al singolare. Si consiglia però a Vittorio Grilli, ex ragioniere generale dello Stato, ex direttore del Tesoro, ex ministro, ora uno dei gran capi della dominante banca d’affari statunitense JPMorgan l’uso di una parrucca bionda o almeno di un po’ di discrezione nel solcare il suolo italiano. Ma per sua fortuna risiede a Londra.

In patria potrebbe incappare nelle ire di una parte della popolazione femminile assai seccata dopo la sentenza che ha messo la pietra tombale sopra la sua decennale battaglia per la separazione dall’ex moglie americana Lisa Lowenstein e alla guerra di cifre, quelle che lui dice di aver dato a lei e che lei contesta. La sentenza è della Cassazione non sua e sancisce un principio rivoluzionario nel diritto di famiglia, cioè che il parametro per l’assegno agli ex coniugi è quello dell’«indipendenza o autosufficienza economica» e non del tenore di vita. È vero che per Silvio Berlusconi la Cassazione ha deciso il contrario perché lui è uno degli uomini più ricchi del mondo. Ma non si sa mai, dunque Veroniche Lario d’Italia unitevi.

Per una ragione e per l’altra, non solo a causa della sentenza l’ex coppia Grilli lascia un segno antropologico nell’ambiente in cui ha vissuto. Lui, ex ministro di Mario Monti di cui è un clone - stessa voce calda da robot - è tracimato sui media come nessun banchiere internazionale. Una volta per intercettazioni non paludate in cui chiedeva aiuto per la corsa alla Banca d’Italia al banchiere Massimo Ponzellini finito poi agli arresti. Un’altra per l’offerta di ristrutturazione del Monte dei Paschi di Siena da neo presidente Jp Morgan banca già in contatto con il Monte in operazioni avallate al tempo in cui Grilli era al Tesoro. E poi ancora per i conti bancari nel paradiso fiscale dell’isola del Canale di Jersey dichiarati ma mai chiusi perché, rispose a Claudio Gatti del Sole 24 Ore, « è problematicissimo», una spiegazione più da scolaretto che da ministro dell’Economia.

Lisa, bella e infervorata, ottimi voti alla London Business School, alle ortiche le ambizioni, precedenza a quelle del marito, dopo l’intervista a Franco Vanni di Repubblica potrebbe non uscire viva dai salotti del Palazzo dove, si dice, abbiano appesa una sua foto con scritto “wanted”. Nell’intervista racconta che uomini influenti le davano consigli avveniristici (stare a casa e occuparsi dei suoi riccioli) e che amiche assai democratiche le suggerivano di usare conoscenze altolocate per intimorire la tintoria romana rea di aver distrutto i suoi vestiti di seta. «Ero a mio agio solo in cucina vicina alle cameriere, donne umili che mandavano avanti la messinscena», esagera lei certo obnubilata dal dispiacere per il giudizio della Corte dopo aver contribuito, sottolinea, «in modo determinante alla ricchezza di mio marito».

La sentenza Grilli ha provocato un bel fragore, tappi di champagne fatti saltare da mariti felloni in attesa di divorzio negli studi di avvocati matrimonialisti ma anche dichiarazioni sorprendenti di star femministe e storiche avvocatesse che ne hanno applaudito, fiere dei loro sudati redditi, l’innovazione e il fattore parità senza un filo di solidarietà sororale.

L’argomento è tra i più sensibili soprattutto in situazioni economiche meno brillanti e certo i giudici si regoleranno di conseguenza, ma ormai il precedente c’è. Quali saranno i parametri dell’autosufficienza? Davvero avrà così poco valore la rinuncia al lavoro, aver tenuto a bada la carriera per occuparsi di consorte e pargoletti, essere state “solo” una moglie?

Intanto il sindacato segreto Mud, acronimo di Mogli di Uomini Danarosi, sta correndo ai ripari studiando per nuove generazioni e nuovi acchiappi le utili norme dei patti pre-matrimoniali. Mentre con buona pace delle versioni contrastanti tra coniugi tipiche dei matrimoni finiti e con la dovuta solidarietà femminile, per Lisa Lowenstein tornare con la sconfitta avuta in Cassazione nella sua America dove le mogli spennano i mariti plutocrati come tacchini nel giorno del Ringraziamento, come minimo è imbarazzante.

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