Basta ballerine: ad Arcore entreranno solo mature massaie. Per confermare la ?svolta saggia e responsabile di Berlusconi
2 luglio 2017
Silvio Berlusconi sta per tornare trionfalmente al governo. Un successo immeritato, data l’inconsistenza degli avversari Renzi e Grillo, ma inevitabile, data l’inconsistenza degli avversari Renzi e Grillo. Lo stesso Berlusconi è piuttosto preoccupato. Come potrà, da ultraottuagenario, reggere il confronto con se stesso?
Lo staff Il nuovo staff che dovrà assisterlo e consigliarlo è ancora in formazione. Quello dei tempi d’oro era composto da un pubblicitario milanese, una soubrette dominicana, una spia russa e uno stalliere mafioso. Confermati la soubrette dominicana e la spia russa, si sta cercando uno stalliere non mafioso. Molto più difficile, invece, sarà riuscire a trovare un pubblicitario non milanese. Probabile anche la new entry di un fascista e di un cappellano militare, oppure (per risparmiare) di un cappellano militare fascista, allo scopo di cementare l’alleanza con Salvini e Meloni.
Le donne L’esercito delle Olgettine viene considerato ormai inadatto al decoro di un uomo anziano. Entreranno in scena, dunque, le Olgettone, massaie di età matura, premurose e disponibili, che saranno ospitate in un residence allargato, nel senso che le stanze, i bagni, i guardaroba dovranno essere di almeno un paio di metri più larghi per poter ospitare comodamente le robuste signore. Quello che non cambia è l’enorme investimento economico, mille euro al giorno per ogni signora dell’entourage. Molto sofisticato l’elenco delle prestazioni, con posizioni le più fantasiose: in piedi per scaldargli una pasta e fagioli, chinate per rimboccargli il plaid, in ginocchio per aiutarlo ad allacciarsi le scarpe. Il leggendario tubino nero lascerà il posto a un tubone fiorato, che Berlusconi, in ricordo dei vecchi tempi, vuole comunque molto aderente. La voce gergale “bunga bunga”, ritenuta troppo esotica, verrà sostituita da un più domestico “su e giù”, intendendo le scale da percorrere anche più volte al giorno.
I vertici Per i vertici internazionali, la concorrenza di Trump è sicuramente un grande problema. Come eguagliarne la maleducazione, l’impreparazione, la raffica di gaffe? Berlusconi sa benissimo di avere perduto quel primato nel mondo, e dunque sta pensando a una sorprendente metamorfosi: sarà educatissimo, rispettoso del protocollo fino alla noia, e dirà solamente cose pertinenti e documentate. Il tutto grazie a un auricolare invisibile.
Politica estera L’asse di ferro con Putin è inossidabile, e per almeno due motivi. Il primo è che i due leader hanno da sempre gli stessi gusti: gli amplessi sulle pelli d’orso, il caviale da mangiare con il mestolo, le bottiglie di vini francesi da almeno seicento euro, anche se la bottiglia è vuota. La seconda è che Berlusconi, a parte Putin, all’estero non conosce nessun altro.
Il Milan Ormai è stato venduto al grossista di bacchette Cin Ciun Cen, che lo ha rilevato grazie a una somma così rilevante da far passare in second’ordine la natura inconsueta della valuta: metà banconote del Monopoli, metà fiches del casinò di Campione. Ma lo sport è uno strumento di propaganda troppo importante per farne a meno. Silvio tenterà con la Formula uno, con una nuova scuderia molto scadente ma concessionaria unica dei diritti televisivi. Durante le gare, saranno riprese solo le due macchine di Berlusconi. Per far sapere di avere vinto, le altre scuderie dovranno emettere un comunicato stampa il giorno dopo.
Animali Oltre al barboncino Dudù, ecco il pesce rosso Billy, il pappagallo Paco e la tartaruga Helga a completare l’ensemble degli animali utilizzati in campagna elettorale per fare breccia tra gli animalisti. Nei provini è stato scartato l’orango Aldo, molto fotogenico ma troppo impegnativo da tenere in braccio. Grande rilievo sarà dato all’acquisto dei circhi delle pulci di tutto il mondo, con liberazione in pubblico degli animaletti dopo una vita in cattività.
Le barzellette Il tentativo sarà renderle meno volgari, meno sciocche e meno imbarazzanti per le signore presenti. Di conseguenza non sarà lui a dirle, ma un suo assistente.
Politica Come da consolidata tradizione Berlusconi, una volta vinte le elezioni, preferirà non occuparsene.