Finanziare il muro che Trump vuole costruire alla frontiera con il Messico e in cambio vedere il proprio nome scritto su un mattone. È per questa lodevole iniziativa patriottica che giudici comunisti hanno arrestato Steve Bannon accusandolo di truffa, sostenendo che in attesa di comperare i mattoni si è intascato i quattrini (i difensori hanno ampiamente dimostrato che Bannon stava solo aspettando che il prezzo dei laterizi scendesse). Ma la Storia non si ferma. Fiorisce ovunque il business sovranista, avanza in ogni angolo del pianeta la mobilitazione dei Popoli che insorgono contro l’establishment, gli omosessuali, gli stranieri, i maomettani, le adultere, gli autovelox, i carcerati, le donne con poco seno, le mascherine, le verdure bio, Papa Bergoglio.
Le tariffe. Un accurato tariffario testimonia la correttezza e la serietà dell’iniziativa di Bannon. Mattone semplice, nel tratto desertico del Muro e con nome e cognome in corsivo ordinario, cento dollari. Mattone a pochi chilometri dal centro centocinquanta dollari, duecento se si desidera la scritta in caratteri gotici. Mattone sommitale con proprio profilo in bassorilievo aggiunto al nome, modello Monte Rushmore: mille dollari. Con dorature burine, stile Trump, milleduecento. Con un piccolo surplus si può aggiungere al proprio nome il numero di cellulare e la scritta “vendo Dodge usata, ottimo prezzo”; oppure fare aggiungere al mattone del proprio rivale in ufficio, o dell’ex coniuge, la scritta “pratico sesso orale, ottimo prezzo”. Ma ci sono anche tariffe popolarissime. Mattone con le sole iniziali: venti dollari. Mattone interrato, con scritta non visibile: cinque dollari.
Il remake. Bannon aveva in animo anche un remake dei Tre Porcellini. Il primo, incauto e fannullone, costruisce il muro con la paglia, e ai migranti basta un soffio per farlo cadere. Il secondo lo fa di legno, e il muro cede di schianto alla prima ventata, esattamente come accade al novantanove per cento delle case americane, in puro compensato. Fino a che arriva il terzo porcellino, il savio Donald, che costruisce un muro di pannelli di cemento armato, molto solido. L’accusa ha acquisito il film come prova a carico: come mai Bannon vendeva i mattoni, se il muro è di pannelli di cemento?
Le vacanze. Sul modello della Certosa di Trisulti in Ciociaria, che Bannon ha trasformato in sede della Università delle Radici Cristiano-giudaiche, sostituendo al Museo delle Cioce una camera della tortura, i sovranisti stanno acquistando monasteri, eremi e agriturismi in mezzo mondo per farne meta del turismo tradizionalista, sempre più esigente: le lavanderie separate per indumenti maschili e femminili sono considerate la norma, così come il cartello “il nostro personale non è dedito alla sodomia e all’onanismo” appeso nella hall, proprio sopra la reception. Vanno molto forte i castelli dell’Inquisizione, con la sala dei supplizi ristrutturata di fresco: basta con i fastidiosi cigolii delle catene, via la ruggine dalle ruote dentate, tutto deve sembrare in perfetta efficienza, come se dovesse essere riutilizzato da un giorno all’altro.
Per le famiglie.Già tutto esaurito per le Giornate della Pira in Andalusia, con roghi veri nei luoghi più suggestivi della tradizione controriformista: le urla degli eretici divertono i grandi e sono da monito per i bimbi. A Las Vegas ha molto successo una replica esatta, però con falò finti, o sostituiti da un grande acquario di pesci tropicali, nella tradizione americana. Anche l’eretico è finto, particolare che ha sollevato dure polemiche nell’ala più intransigente del trumpismo. Bene anche la Settimana Maccartista nelle fattorie del Middle West, dove oltre a vedere le oche che covano e mungere le mucche, i bambini possono anche sottoporre a un serrato interrogatorio automobilisti rapiti nei dintorni accusandoli di attività antiamericane. Per le gare di tiro a segno, nei resort più raffinati, sono disponibili anche bersagli umani: migranti, manifestanti neri, donne che hanno abortito senza il permesso del padre, del fratello, dei cognati, dei cugini, del prete, del garagista e del marito alcolizzato fuggito in Brasile con una minorenne.