Satira Preventiva
Questa settimana vi proponiamo un gioco senza premi. Serve farlo quando la condizione umana e la sua parodia diventano la stessa cosa
di Michele Serra
Questa settimana Satira preventiva vi propone un gioco non a premi. Nel senso che se indovinate la risposta esatta non vincete niente, dimostrando la vostra comprensione per lo stato di insolvenza dell’editoria italiana nel suo complesso. Seguiranno sei notizie, una sola delle quali è falsa, tutte le altre vere. Dovete individuare la notizia falsa. Mi è doveroso aggiungere che questo giochino non è affatto originale. È molto diffuso, ormai da anni, tra i mestieranti della satira ancora in attività, e serve a mettere in luce una novità sociale e semantica sempre più evidente: la condizione umana sta diventando la parodia di se stessa. Sempre che non lo sia sempre stata. Siete pronti?
1 Una ragazza, a Roma, è stata picchiata dal fidanzato perché rifiutava di fare sesso a tre con il cognato, non adeguandosi agli standard indicati da Youporn, e dunque gettando discredito sociale sulle persone coinvolte. La madre dei due, indignata dallo sciagurato rifiuto della ragazza, ha cercato di sequestrarla, per impedirle di andare dai carabinieri e di contravvenire così sgarbatamente alle indicazioni di Youporn, condannando i suoi due figli all’emarginazione e al dileggio.
2 Una giovane influencer, per incrementare il suo traffico su OnlyFans, ha mostrato il culo allo stadio di Bari, ottenendo immediato riscontro. Le persone disposte a diventare fan su OnlyFans di una ragazza che mostra il culo allo stadio di Bari sono molte migliaia. Questo fa pensare che, per imitazione, presto saranno molte migliaia anche le persone che mostrano il culo allo stadio di Bari, fino alla saturazione del ciclo (tra non so quanti anni): quando tutti mostreranno il culo allo stadio di Bari, mostrare il culo allo stadio di Bari sarà irrilevante, e si passerà ad altre attività esemplari.
3 Alcuni collaboratori domestici di un popolare influencer lo hanno denunciato perché lui li avrebbe costretti a danzare insieme a lui su TikTok, infuriandosi perché non andavano a ritmo. Non si sa se l’influencer abbia trascurato di mettere in regola un paio di filippini a causa della loro totale inadeguatezza al samba, al rock’n’roll e al merengue, oppure per una dimenticanza; sta di fatto che la denuncia non è solamente per danza non consenziente, ma anche per mancato versamento dei contributi.
4 Un gruppo di ospiti di una casa di riposo della Bergamasca, suggestionati dal porno on line, hanno tentato un’orgia collettiva, diretti da un assistente sociale, ma hanno fallito a causa dell’età molto avanzata. La richiesta di Viagra, indirizzata alla direzione sanitaria, è stata respinta, inducendo ad atti di autolesionismo alcuni degli anziani. Altri hanno sporto reclamo al Tar del Lazio, altri ancora interverranno alla prossima puntata de “La vita in diretta” per spiegare la loro posizione.
5 L’umanità è alle soglie di una guerra atomica, provocata da un nazionalista russo paranoico che sostiene che i confini della Russia sono spirituali e non geografici, e risalgono al Medioevo, e dall’ostinata opposizione di un comico ucraino, per il quale il Medioevo non è un copione divertente. Terzo personaggio, un prete pazzo, di religione cristiana, che sostiene che morire per restaurare il Medioevo non è affatto una cattiva idea, e anzi garantisce il paradiso. Il principale antagonista del nazionalista russo è un vecchietto americano, ceramizzato da strati di pomate o ormai incapace di muovere i lineamenti del volto, che invita l’Europa a farsi radere al suolo pur di testimoniare la fedeltà al famoso Occidente, così detto perché sta tramontando. Nomen omen.
6 C’è un Paese nel quale le donne che sciolgono i capelli possono essere imprigionate, picchiate e ammazzate, e nel quale è considerato reato professare altre religioni. Sono sicuro che molti di voi diranno: è sicuramente questa la notizia falsa, è troppo mostruosa per essere vera.