“Patent box” è la denominazione internazionale delle leggi che concedono agevolazioni fiscali alle imprese titolari di speciali brevetti, formule, invenzioni, marchi, modelli ?o processi di produzione innovativi. ?I ventotto Paesi dell’Unione europea ?si sono impegnati con uno specifico accordo a rispettare, con le norme nazionali, le direttive generali fissate dall’Ocse per evitare abusi e favoritismi, in grado di danneggiare ?le aziende concorrenti e sottrarre imposte ed entrate agli altri Stati.
La normativa varata dal governo Renzi (con la legge di stabilità del dicembre 2014, modificata nel gennaio 2015 ed entrata in vigore con il decreto attuativo nel luglio 2015) è considerata da molti esperti come una delle più importanti misure di politica industriale degli ultimi anni. La legge prevede una fortissima riduzione delle tasse per ?i redditi derivanti da patent box, con l’obiettivo di incentivare le spese private in ricerca e sviluppo, favorendo anche il rientro in Italia di licenze e marchi trasferiti all’estero per motivi fiscali: il taglio è del 30 per cento ?per il primo anno e sale al 50 per cento per altri quattro anni, prorogabili fino ?a un intero decennio.
Tra i limiti fissati dall’Ocse per evitare abusi spicca, in particolare, il cosiddetto “nexus approach”: significa che i vantaggi fiscali sono ammissibili solo quando c’è una connessione diretta (in latino, nexus) tra redditi d’impresa e innovazioni. Esempi tipici: l’industria farmaceutica che brevetta un nuovo medicinale dopo anni di costose ricerche, la fabbrica di auto che inventa un motore meno inquinante, la casa di moda che ?crea un nuovo tipo di tessuto.
Il governo Renzi è finito sotto accusa ?a Bruxelles (come documentano ?i verbali europei pubblicati nell’articolo principale) per aver concesso vantaggi fiscali giudicati eccessivi ad alcune multinazionali, i cui nomi vengono tenuti segreti dal fisco italiano. Nell’aprile 2017 il governo Gentiloni, ?su pressione europea, ha dovuto quindi modificare le norme sul patent box, che in alcune parti restano ancora sotto esame dei tecnici di Bruxelles.