Dal Web alle tv ai video telefonini. Il sesso sdogana le notizie. Con ragazze che fanno lo strip mentre presentano il telegiornale. L'analisi di uno scrittore

Evviva il tg è nudo

Un programma che non nasconde nulla. È questo lo strillo sull'homepage. Un programma di nuda verità. Clicco e guardo il promo. Valeria si presenta, legge sul gobbo cinque righe d'agenzia sulle mozzarelle alla diossina e intanto si slaccia il reggiseno. Ecco la nuda verità. Se pagassi 10 euro, ce l'avrei tutti i giorni alle cinque del pomeriggio sul mio computer, o sul mio telefonino, pronta a leggermi i sommarietti del giorno e a spogliarsi per me.

Valeria è semibella, come le sue tre colleghe. Non si tratta di modelle o attrici del porno, si tratta di quattro ragazze che sembrano aver appena abbandonato la postazione di un call center, la cassa di un supermercato, il plico di volantini che distribuivano ai passanti. Credo che anche questa sia stata una scelta ponderata, da parte della direzione di Naked News: far spogliare ragazze normali, prenderle dalle loro vite di stage e tramezzini con la bresaola e mettermele davanti come piccoli oggetti desiderabili.

Il desiderio del maschio percorre sentieri ragionevoli, non fantastica su stelle del cinema, gira intorno a prede possibili, abbordabili. Ma, oltre a questa prossimità di 'rango' con chi guarda, quale altro strumento di seduzione ha Valeria nei miei confronti? Perché dovrei preferire lei e le sue colleghe, alle maghe che leggono le carte dei tarocchi, alle venditrici mattutine di vibrosnell o prodotti contro la cellulite, insomma alle altre donne non stellari che affollano le tv locali a ogni ora del giorno e della notte? Perché Valeria mi dà le notizie. Cioè, mi spiego meglio: l'unica ragione per apprendere quello che succede nel mondo è che me lo racconti una spogliarellista ma, nello stesso tempo, l'unica ragione per scegliere lei e non un'altra è che si improvvisi giornalista. A pensarci bene, questo circolo vizioso (nel doppio senso dell'espressione) rispecchia il processo palingenetico secondo il quale, in un primo tempo, è stata l'informazione a sdoganare il sesso e ora, invece, è il sesso a sdoganare l'informazione. Proviamo a ricostruire.

Per molto tempo i due mondi sono rimasti rigorosamente separati. Da una parte, il mondo delle notizie, il mondo pubblico dei fatti (intesi sempre come i fatti degli altri). Dall'altra, il mondo del sesso, il mondo privato dei fatti miei. Da una parte, l'informazione. Dall'altra, la masturbazione. Non occorre risalire alla nascita del giornalismo, basta fermarsi all'era pre-Internet: i giornali vecchio stile non avrebbero mai tollerato che in mezzo ai loro elzeviri e alle loro cronache accigliate ci fosse un boxino ammiccante, una notizia hot da scorrere con la bava alla bocca. Poi è arrivata la Rete, sono arrivati i siti dei giornali, e qualcosa è cambiato. Più o meno nello stesso scorcio temporale il sesso è uscito dalla zona proibita del porno, è diventato un dogma del benessere fisico, di fatto una specie di rubrica permanente, oltre ad essere il sottotesto immancabile di qualsiasi attività vippesca o anche solo vagamente mondana di cui venga data notizia (prima c'erano i matrimoni dei reali, ora le fornicazioni tormentate, eppur gioiose, dei frequentatori di Porto Cervo).

I giornali hanno accolto il cambiamento dell'epoca e, almeno nella loro versione elettronica, se ne sono fatti portavoce. Hanno smesso le loro smorfie seriose contro la cronaca rosa e subito dopo - il passo è stato davvero breve - hanno sdoganato il sesso. Non siamo ancora alle copule in chiaro, ovviamente. Ma accanto ai conti segreti del Liechtenstein trovi le immagini di Pamela Anderson, accanto alla cordata fantasma per l'Alitalia trovi le tresche dei nuotatori o le foto hard della Manaudou. L'impianto sinottico delle homepage esprime bene questo nuovo assetto ipertestuale, antigerarchico (Gilles Deleuze l'avrebbe chiamato 'piano d'immanenza') delle notizie. Pesanti o leggere che siano, le notizie meritano il medesimo spazio espositivo, la medesima vetrina. E indovinate un po' chi vince la gara dei clic, il Liechtenstein o Pamela Anderson?

Lo sdoganamento del sesso da parte dell'informazione ha coinciso con l'aggravarsi delle condizioni di salute, già critiche, dell'informazione stessa. L'equivalenza delle notizie, connessa alla loro incessante proliferazione, ha allontanato il lettore anziché avvicinarlo. C'è stato una sorta di effetto inflattivo: a suon di essere sempre più informato, la sua curiosità sul mondo è stata completamente spianata. Una messe di breaking news si abbatte su di noi ogni ora, ogni minuto, eppure: cosa mai può essere successo oggi che già non sia successo ieri, o che il 'già-successo' non mi permetta di immaginarlo? I siti dei giornali hanno rincorso il lettore verso il basso, al posto del link 'Cultura' hanno messo il link 'Spettacoli' (o 'Cultura e Spettacoli' ma poi clicchi e trovi un'apertura su George Clooney), e il lettore si è ingozzato fino alla nausea. Troppe notizie. Troppe notizie mescolate a notizie prive di notizia. La sazietà provoca sempre disinteresse. E allora come riabilitare le notizie agli occhi di quest'uomo stanco, stufo, che non crede più a nulla, che non si emoziona più per nulla, che sa già tutto ciò che sta per essergli detto? Semplice, usando le notizie come un oppiaceo, come un massaggio decontratturante, facendogliele sorbire mentre si masturba davanti a una ragazza che si spoglia. Ecco la palingenesi, ecco l'informazione sdoganata dal sesso.

Sul sito di Naked News ci sono ampie schede sulle strip-giornaliste. Valeria sogna di tornare a vivere in campagna. Michela è a un passo dalla laurea e vive col suo gatto Ciccino. Erika suona la batteria e il pianoforte. Barbara nel tempo libero si dedica alla danza. Entrare nelle loro vite, immaginarle, è questo l'amo a cui vogliono che abbocchi. Solo così mi ecciterò davvero a vederle sfilarsi le mutande sull'ultimo aggiornamento dello Standard and Poor. Ragazze normali che si spogliano raccontandomi le novità del mondo, giovani antiveline fuggite dall'ergastolo degli stage e della stanza della fotocopiatrice. Naked girls, le ultime salvatrici dell'informazione. Dieci euro al mese e posso rilassarmi con loro. D'ora in poi sarà Valeria a tenermi uptodate. Dieci euro mi sembra un buon prezzo per la nuda verità. Ovviamente la politica - l'argomento in assoluto più ammosciante per il maschio italiano contemporaneo - è del tutto espunta da questi notiziari.

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