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Politica
ottobre, 2010

Di Pietro: cosa farò con Grillo

«I nostri percorsi sono paralleli: lui nelle piazze, io anche nelle istituzioni. Non cado nel tranello di chi vuole metterci uno contro l'altro: i nostri due movimenti sono compatibili». Parla il leader Idv

A Beppe Grillo riconosce di aver fatto "da collante a una popolazione giovanile che, non ricevendo risposte dalla politica, è stanca di stare a guardare". Ma non si dica che le sue proposte sono una novità: "Con tutto il rispetto, il no ai condannati fa parte di una mia proposta di legge che illustrai a Cernobbio. Era il 1994". Il comico genovese è un amico, giura Antonio Di Pietro: ma dopo il successo della Woodstock grillina, 180 mila presenze in due giorni, adesso che potrebbe capitare di spartirsi lo stesso elettorato, il leader del Gabbiano ci tiene a fare qualche precisazione.

Grillo insiste da tempo: niente condannati in Parlamento...
"Lui lo dice in un parco a Cesena, l'Idv presenta provvedimenti in Parlamento e lo applica nel proprio codice etico: rappresentiamo il braccio operativo dentro le istituzioni di esigenze sentite dalla gente. Con Grillo siamo complementari: il suo movimento fotografa le anomalie della politica italiana e ne denuncia le incongruenze, l'Idv ha scelto di entrare all'interno delle istituzioni per rinnovarle".

Però poi in Parlamento si arena tutto: il ddl anti-corruzione è desaparecido.
"È fermo al Senato, noi dell'Idv abbiamo presentato decine di mozioni per riattivarlo, oltre a 21 provvedimenti anti-corruzione. Aspettiamo che l'Ufficio di presidenza della Camera, eletto dalla maggioranza di centrodestra, lo metta all'ordine del giorno, e qui torna a bomba il problema: occorre andare alle elezioni e cambiare".

Sempre dal programma di Grillo: ambiente, acqua pubblica, energia pulita...
"Quest'estate abbiamo raccolto oltre due milioni di firme per tre referendum: tra questi c'è il legittimo impedimento e altre battaglie che Grillo ha rilanciato. Come il no alla privatizzazione dell'acqua, o il no alle centrali nucleari, che sarebbe rimasto lettera morta se non ci fosse stata l'Idv che ha raccolto 700mila firme per un referendum. Come vede le dichiarazioni di Grillo vanno sulla stessa linea delle azioni concrete di Idv: ai cittadini valutare le parole dai fatti".

Ora anche lui vuole entrare nelle istituzioni: dica la verità, teme la competizione elettorale...
"Non vogliamo cadere nel giochino di chi vuole dividerci cercando di metterci uno contro l'altro: io non solo do il benvenuto a Grillo, ma ritengo che le nostre due realtà siano perfettamente compatibili".

Lui però ha detto: stimo Di Pietro ma lui è un partito.
"Ha ragione: io sto facendo un percorso parallelo ma su un piano diverso, il suo si svolge sul piano di denuncia della piazza, ed è una buona cosa, la mia azione si svolge oltre che sulla piazza all'interno delle istituzioni. Il mio obiettivo è creare un'alternativa al modello che entrambi denunciamo, e siccome per mandare a casa Berlusconi ci vuole il 51 per cento, cerco di costruire una coalizione".

Appunto: il Movimento 5 stelle dice no alleanze con partiti, non siamo né di destra né di sinistra. Secondo lei dovrebbe entrare in uno schieramento di centrosinistra?
"Grillo denuncia una verità oggettiva: i mali d'Italia appartengono a una classe politica, trasversalmente intesa, che ha pensato più agli affari suoi che a quelli del Paese. È una scelta legittima, di certo l'ultima cosa che bisogna fare è dire che è colpa sua se il centrosinistra perde".

Ma si può portare la protesta a Montecitorio senza avere alle spalle un partito?
"Noi stiamo facendo esattamente quello che Grillo dice che vorrebbe fare in Parlamento. Per poterci andare, anche lui dovrà presentare le liste: indipendentemente che si chiami partito o movimento, l'importante è aiutare il Parlamento a svegliarsi dal suo torpore".

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