Niente gioielli, gadget tecnologici e bottiglie di lusso: questo Natale anche i parlamentari si adeguano al clima di austerity e rinunciano agli eccessi degli ultimi anni. Unica eccezione, l'agenda in pelle

Più che Natale, una Quaresima. L'anno scorso deputati e senatori festeggiavano con sfavillanti gioielli e cene luculliane, ma i tempi sono cambiati. Bottiglie di vino al posto dell'IPad, cene al ristorante invece che fuochi d'artificio in villa, biglietti di auguri sobri e agendine distribuite con parsimonia. Il Natale della casta si veste d'austerity.

Persino per Daniela Santanché «basta un brindisi, perché è giusto che la classe dirigente dia l'esempio». Anche la regina del Billionarie non festeggia più. Il motivo? «Sono contenta per Monti che non è disperato, ma noi italiani siamo disperati» afferma amareggiata. Una vera disperazione, tanto che il Pdl ha rinunciato,per la cena di Natale del gruppo, alla sfarzosa Villa Miani, lussuosa dimora con vista sul Cupolone. Meglio il più sobrio ristorante "Galleria de Cardinale". E non si esageri. Niente cena, vada per un aperitivo rinforzato. I tempi di crisi necessitano regali consoni e così se Babbo Natale in versione 2010 aveva omaggiato i deputati berlusconiani di iPad da 64 Gb e le 37 parlamentari di un anello tricolore in oro, rubini, brillanti e smeraldini al modico costo di 1.400 euro, per quest'anno si dovranno accontentare di una bottiglia di vino.

Più fortunati i senatori, perché Maurizio Gasparri alla fine ammette «beh anche con la crisi gli auguri ci vogliono. Facciamo un brindisi e poi un buono libri da 100 euro». Da spendere in quale libreria non è dato sapere, ma Gasparri lancia l'allarme: «Non Mondadori, le hanno chiuse tutte ». Silvio Berlusconi, da sempre noto per la generosità, è il più disperato di tutti e si scusa per non aver potuto fare molti regali. «Dopo il prelievo di De Benedetti ho pochi soldi, non ho cassa per poter fare i consueti regali». Ha dovuto persino fare una scelta colma di sofferenza: «Poiché c' e' la crisi ho fatto un omaggio solo alle deputate».

Ah i bei tempi andati, quando per premiare i meno assenteisti regalava preziosi orologi. Ma il Cavaliere potrà consolarsi con i sentiti auguri di Mimmo Scilipoti. Dall'alto del suo senso di responsabilità e riconoscenza comunica: «Gli ho mandato gli auguri di serenità e che il signore lo protegga».

Austerity anche a casa Udc. Per questo Natale solo un cesto di tortellini, mortadella e parmigiano, consegnato rigorosamente di persona, perché la spedizione costa troppo. E per tutti, dai dipendenti del gruppo ai deputati. Niente favoritismi e niente gemelli d'argento per gli uomini e collane d'oro per le donne. «Un brindisi più frugale del solito, ma affollato per la centralità del gruppo», spiega Roberto Rao.

Quanto al Pd, da quando Dario Franceschini dirige il gruppo, i regali non li ricevono. L'anno scorso Anna Finocchiaro aveva tentato nell'impresa di far dono di un bell'iPad, ma alla fine nulla da fare. «La crisi non cambia le abitudini. Eravamo in crisi anche prima» ammette Andrea Orlando. E così per quest'anno scelgono la beneficienza: «diamo cento euro a testa, all'Amref, l'organizzazione umanitaria che userà questi soldi per costruire dei pozzi in Africa».

L'ufficio postale di Montecitorio è sguarnito di pacchi, «come mai è successo in passato», dicono gli habituée. «L'anno scorso si sprecavano bottiglie di vino d'annata e volumi d'arte delle banche, ma quest'anno non ci sono soldi e la differenza è abissale».

Anche l'amministrazione della Camera ha ridotto drasticamente la dotazione natalizia ai deputati: solo quattro delle mitiche, ambitissime agendine ed un'agenda più grande. 32.500 agende e agendine settimanali, formato scrivania e tascabili, rigorosamente di colore blu con il simbolo "Camera dei deputati' su rivestimento in pelle ovina. 3,015 milioni di euro in tre anni. Una spesa a cui non si può rinunciare, nemmeno in tempi di crisi.

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