Cicciolina e Milly D'Abbraccio: sfida in Brianza. A qualcuno potrebbe sembrare il titolo di un vecchio film erotico, invece sarà uno dei duelli che caratterizzeranno le prossime elezioni comunali a Monza. In primavera le due ex pornostar saranno tra i contendenti alla poltrona di sindaco del capoluogo brianzolo. La prima a scendere in campo, alla guida di una nuova formazione politica chiamata Democrazia, Natura e Amore, è stata l'attrice ungherese, al secolo Ilona Staller. Poche settimane dopo di lei anche la collega italiana, vero nome Emilia Cucciniello, ha accettato la proposta di guidare la lista di centro Forza Monza e Brianza. Stanchi dei rimbalzi dello spread e orfani del bunga-bunga, i riflettori della cronaca si sono immediatamente accesi su di loro.
Per Cicciolina non è certo la prima volta in politica. Una legislatura alla Camera tra i banchi dei Radicali, dal 1987 al 1992, poi la breve parentesi del Partito dell'Amore (in coabitazione con Moana Pozzi, un magro 0,6% nella tornata elettorale del 1992), e nel 2002 il tentativo di entrare nel Parlamento ungherese. Non solo: in passato ha già provato a conquistare il Municipio di Monza, sotto il simbolo de I Libertari, raccogliendo uno striminzito 1%.
Nelle prossime settimane lancerà il programma della sua nuova formazione politica, Dna, ideata assieme al compagno Luca Di Carlo (sarà capolista), un passato come avvocato di Michael Jackson. Il primo passo sarà la candidatura alle comunali, ma i due sono ambiziosi: per il futuro puntano a proporre la lista anche a livello nazionale.
Milly D'Abbraccio invece non ha incarichi pubblici nel suo curriculum. Nel 2008 è stata inserita nella lista del Partito Socialista al Municipio X di Roma, ironia della sorte proprio quello di Cinecittà, a sostegno della candidatura di Franco Grillini sindaco. I romani ne ricordano soprattutto il manifesto elettorale: un fondoschiena in calze a rete accompagnato dallo slogan ‘Basta facce da c…'. L'urna elettorale non si rivelò amica come il botteghino dei cinema a luci rosse, nonostante la notorietà prese appena 19 voti di preferenza.
I simboli delle loro liste non sono stati ancora svelati, forse per il timore che una delle due possa copiare l'altra. Anche la sfida a suon di comizi non è ancora partita, ma la campagna elettorale si annuncia frizzante. Cicciolina chiarisce subito di non voler commentare la candidatura della rivale, «no-comment». Mentre la D'Abbraccio minimizza: «Non mi sento in competizione con Ilona, ma con tutti gli altri candidati. Questa non è una sfida tra noi due, né una competizione tra donne: mi spiace se lei la prende così».
Hanno opinioni divergenti sull'utilizzo della Villa Reale, recentemente al centro delle polemiche per l'apertura al suo interno delle sedi decentrate di alcuni Ministeri fortemente voluta dalla Lega. Cicciolina propone di realizzarci un Casinò. «La Villa Reale è potenzialmente una fonte di guadagno esclusiva ed elegante per Monza – spiega – potrebbe essere alimentata tutto l'anno da turisti facoltosi». Qualcuno potrebbe non essere d'accordo? «A fronte di qualche benestante che grida allo scandalo – replica – io dico che sono per il risanamento della crisi economica: il fine giustifica i mezzi. L'Italia è un paese di finti conservatori». Ma la rivale incalza. «Un Casinò al Palazzo Reale non si farà mai, già adesso lì si fa arte e bisogna continuare a farcela». Per ridare slancio all'economia propone eventi culturali: «Mi piacerebbe realizzare un festival di musica leggera, tipo il Festivalbar».
Fatalmente è proprio sulle attività legate al sesso che le posizioni delle due sono più allineate. «In Parlamento proposi una legge per regolare la prostituzione e l'apertura di centri con controlli sanitari, dove le donne possano esercitare l'attività di prostituzione – rivendica Cicciolina con orgoglio - e regolarizzarsi sotto l'aspetto fiscale. Una proposta ancora oggi attuale, efficiente anche per evitare la trasmissione di malattie di origine sessuale». La D'Abbraccio invece sogna dei «centri commerciali per adulti». Insomma, una riapertura dei bordelli? «No, ho già detto ai monzesi di stare tranquilli – specifica - con me niente bunga-bunga. Mi piacerebbe creare un centro con locali dedicati alle coppie etero, omosessuali, agli scambisti o alle altre categorie. Un posto civile, in cui tutto sarebbe molto più controllato e sicuro a livello sanitario».
In tempi di crisi non poteva mancare un accenno ai costi della politica. Per Ilona Staller: «Gli indennizzi e gli stipendi delle caste devono essere rapportati ad un paniere di vita, come quelli di tutti i cittadini, così gli esuberi serviranno a garantire una vita dignitosa a tutti». Peccato però che, in virtù dei 60 anni compiuti da pochi giorni, proprio lei a breve beneficerà di un cospicuo vitalizio da ex parlamentare. «Non è un regalo dello Stato – replica - ho già versato i contributi durante la mia lunga attività artistica. Quindi il vitalizio, o me lo avrebbe dato lo Stato come Parlamento o lo Stato in quanto ente previdenziale». Da notare che il sistema di calcolo del primo risulta più vantaggioso di quello della pensione riservata ai comuni mortali.
Che si tratti di una trovata pubblicitaria o meno, le candidature delle due ex pornostar potrebbero pesare sulla contesa elettorale a Monza. Un recente sondaggio di un quotidiano locale stima le due attrici al 4,3% dei consensi: il 2,6% per l'ex radicale e l'1,7% per l'altra. In ogni caso, per entrambe l'importante è che se ne parli.