Abbiamo analizzato gli under 30 nelle liste: il movimento di Grillo batte tutti, mentre quelle di destra sono le più anziane. Nel Pd si mescolano ragazzi usciti dalle primarie e 'figli di'. Il centro punta sui bocconiani
Se dipendesse solo da chi affronta per la prima volta le urne, il Movimento 5 Stelle avrebbe alla Camera la maggioranza assoluta dei seggi. I sondaggi, a partire da quelli di Renato Mannheimer, mostrano che è in testa alle preferenze dei votanti tra i 18 e i 23 anni. Ma il M5S di Beppe Grillo è primo anche nella classifica degli under 30 candidati a un seggio. La novità di queste elezioni: la carica dei baby deputati, ragazzi e ragazze nati negli anni Ottanta, quando Casini e Fini erano già a Montecitorio.
Giovanissimi e pronti a rappresentare i loro coetanei: come le quattro giovani donne che guidano le liste del Piemonte e del Veneto. Laura Castelli è nata nell'anno in cui Silvio Berlusconi acquista il Milan: oggi dice di battersi per inasprire le pene contro i crimini ambientali in Piemonte. Fabiana Dadone, ventinovenne di Mondovì, lavora invece in un’associazione contro la tratta delle donne. E poi Arianna Spessotto in cerca di occupazione. Lei aveva appena quattro anni quando Rosy Bindi entrò al Parlamento Europeo. E ancora: Francesca Businarolo nata a Pescantina, 29 anni, che sta nel movimento già dal primo V-day. Neolaureata 26 enne, con una tesi sui referendum, è la capolista dell’Emilia, Giulia Sarti. Al terzo posto Mara Mucci, rappresentante dei disoccupati, licenziata quando era incinta.
Anche a sud, in Calabria e Basilicata sono due giovani donne a guidare la lista grillina. Si batte contro il nucleare Dalila Nesci nata a Tropea nell'anno di Chernobyl, poco più grande Mirella Liuzzi che nel suo video di presentazione alle parlamentarie ha preferito inserire le attività già fatte. Nella circoscrizione Lazio 1 al secondo posto c'è Marta Grande di Civitavecchia, nata quando Pier Ferdinando Casini era già nella Direzione Nazionale della Democrazia Cristiana.
Ventenni forse con troppi sogni, un po' naif e un po' omologati, ma che di certo avranno la possibilità di far sentire la loro voce dagli scranni di Montecitorio. Accade in parte anche nel Partito Democratico, dove hanno influito le primarie e la voglia di rottamazione. In Emilia-Romagna alla Camera, poche posizioni più in basso di Dario Franceschini, sarà eletto Enzo Lattuca, il candidato dem più giovane, 25 anni appena compiuti. In Umbria un'altra venticinquenne, Anna Ascani, oltre 5 mila voti alle primarie, vicina all'associazione 360 di Enrico Letta. E poi in Calabria, tredici posizioni più in giù di Rosy Bindi, la bersaniana Cristina Commisso, che ama citare Berlinguer: «La prima semplice verità che va ricordata a tutti i giovani è che se la politica non la faranno loro, rimarrà appannaggio degli altri». Bindi permettendo. In Campania corre Laura Coccia, atleta paralimpica, primatista italiana dei 400 metri, nata nel 1986. Arriverà a Montecitorio anche Luca Lotti, classe 1982, braccio destro e responsabile della segreteria del sindaco di Firenze, mentre in Sicilia occidentale, c'è Fausto Raciti. Lui è nel listino bloccato di Bersani.
Tra i dem under 30 si trovano candidature di rottura, insieme a nominati dal sistema e persino figli d'arte, con pacchetto di voti annessi. Come Daniela Cardinale, figlia di Totò, vecchio volpone della Dc, poi Udeur, poi Margherita, in Parlamento già quando lei nasceva. E il 'tengo famiglia' è caro all'Udc e ai suoi giovani. Ecco allora in Campania il figlio del presidente della provincia di Caserta, Giampiero Zinzi, e in Friuli il presunto fidanzato della figlia di Pier, Fabrizio Anzolini. Giovani che riproducono vizi e virtù dei grandi. Scelta Civica candida in Lombardia Luca Carlo Maria De Vecchi, triplo nome, scuole dai gesuiti, responsabile giovani di Italia Futura e ovviamente laurea in Bocconi. E sale in politica anche Alessandro Angelo Sancino, enfant prodige centrista già segretario provinciale dell'Udc. Bocconiano, va da sé. E i Fratelli della Giovane Italia Giorgia Meloni candidano in Lazio l'ex capogruppo del Pdl alla Pisana, Chiara Colosimo, nemmeno ventisette anni già cubista al Gilda e in posa davanti a Corneliu Zelea Codreanu, fondatore della 'Guardia di ferro', movimento antisemita e ultra nazionalista. Le farà compagnia Augusta Montaruli, già alla guida del Fuan, che tentò di zittire Marco Travaglio ad ‘Annozero’ davanti al faccione di Patrizia D'Addario.
Arrivano invece dalle primarie i giovani di SEL, come Laura Cirella, quella che per il governatore della Calabria Scopelliti è solo 'una ragazzetta', Lara Ricciatti, al secondo posto nelle Marche e miss preferenze, la venticinquenne Federica Rondinelli, due posizioni dietro Nichi in Piemonte. E poi Erasmo Palazzotto segretario regionale in Sicilia, un passato in Rifondazione Comunista nonostante la giovane età, che si batte per la lotta alla mafia. Alla prima esperienza politica è invece la venticinquenne Flavia Carriero, candidata per Rivoluzione Civile in Basilicata, mentre in Umbria si presenta Luca Votoni, giovane operaio delle acciaierie di Terni.
Pochi i giovani barbari sognanti nelle fila del Carroccio. Si ripropone Riccardo Molinari, fu vice presidente del consiglio regionale in Piemonte. Peccato che fosse anche consigliere dell'ente che si occupa del diritto allo studio e che la Cassazione ne abbia stabilito l'ineleggibilità. In Umbria si candida il giovane padano Luca Pogliani, nato a Milano nel 1986, mentre in Veneto al secondo posto Emanuele Prataviera, assessore alla Viabilità della provincia di Venezia, noto per aver assegnato la targa alle bici regalate ai bambini della prima elementare e per aver introdotto le tovagliette con i quiz della patente nelle sagre della Pro Loco.
Una sola under 30 come 'giovane testimonianza del rinnovamento del Pdl'. Rossana Scopelliti, figlia del magistrato ucciso nel 1991 dalla 'ndrangheta. E dire che Berlusconi si vanta ancora del suo governo nel 2008 con ben 5 ministri under 40, tra cui Carfagna e Meloni.