Da Nord a Sud, regione per regione, ecco le cariche della magistratura che, con i pensionamenti di oltre 400 toghe, si renderanno disponibili
A Roma fra la Cassazione e gli uffici giudiziari di piazzale Clodio sono in 53 i magistrati con incarichi direttivi che sono obbligati a lasciare il loro incarico per aver compiuto settant’anni. A Milano sono in 14, e fra loro c’è oltre al procuratore Bruti Liberati l’avvocato generale, Laura Bertolè Viale. A Napoli i posti che si libereranno sono nove, come pure a Genova. ?In sei lasceranno gli uffici sia a Venezia ?sia a Bari e cinque a Lecce e Brescia. A casa andranno 14 procuratori generali, da Torino a Reggio Calabria. E poi ventisei procuratori della Repubblica, a cominciare da Como con Giacomo Bodero Maccabeo, a Genova Michele Di Lecce, a Cagliari Mauro Mura, a Catanzaro Vincenzo Lombardo ma si cambierà anche a Savona, La Spezia, Benevento, Bergamo, Viterbo, Modena, Lodi. In molti di questi uffici, oltre al procuratore capo sono in via d’uscita anche diversi degli aggiunti: il ricambio sarà completo. Infine, nella lista di pensionandi ci sono 15 presidenti di Corte d’appello ?e 31 presidenti dei tribunali. In alcuni capoluoghi tutto il vertice dell’attività giudiziaria andrà rivisto. A Perugia andranno via il presidente della corte d’appello e il procuratore generale. ?A Terni il presidente del tribunale e il procuratore della Repubblica. Andrà in pensione il capo dei pm di Lecce, Cataldo Motta e il procuratore generale, Giuseppe Vignola. Presidenti dei tribunali in pensione anche a Trani e Rovigo e pure i procuratori di Lucca e Pisa. A Potenza si libereranno ?i posti di presidente della corte d’appello ?e procuratore generale.