L'attacco del direttore della Croce: «Leggo di prelati che tacciono sul ddl Cirinnà ma fanno a gara per commentare la morte di David Bowie. Boh»
Ce l’ha con il cardinal Ravasi, il giornalista ed ex deputato del Pd Mario Adinolfi. Adinolfi, come noto, è da tempo impegnato nella battaglia contro il dl Cirinnà, la legge sulle unioni civili che a fine mese verrà votata dal Senato. In particolare Adinolfi è contrario all’istituto della
stepchild adoption, l’adozione del figlio del partner, che sarebbe - per Adinolfi, alcuni cattolici anche nel Pd e anche alcune femministe - il via libera alla pratica della gestazione per altri, vietata in Italia ma possibile in molti paesi. Ravasi, invece, fa parte di quel mondo ecclesiale, sempre contrario come papa Francesco all’utero in affitto e ai matrimoni omosessuali, ma meno impegnato sul fronte parlamentare, e che ha portato anche la Cei a non rispondere agli appelli per un nuovo family day. Meglio concentrarsi su altre battaglie. E così, il tweet con cui il cardinale ha ricordato David Bowie nel giorno della morte, è diventato motivo sufficiente per un attacco: «Leggo di prelati che tacciono sul ddl Cirinnà», scrive Adinolfi, «ma fanno a gara per commentare la morte di David Bowie. Boh». «Peraltro David Bowie», nota ancora Adinolfi nei commenti, «è l'inventore del marketing, dell'ambiguità sessuale elevato a sistema monetizzabile. Boh e ariboh».