I Radicali intervengono dopo la sentenza d'appello sulla morte del maestro. Con una proposta per riformare il Trattamento sanitario obbligatorio perché non si verifichino più casi come quello avvenuto a Vallo della Lucania

La sentenza della Corte d'Appello di Salerno sul caso del professore Franco Mastrogiovanni, morto nel reparto di psichiatria dell'Ospedale di Vallo della Lucania dopo 87 ore di ininterrotta "contenzione" con la conferma della condanna dei sei medici e la condanna anche per gli undici infermieri che hanno avuto in cura il paziente generano reazioni anche nella politica.

La sentenza
Tutti condannati per la morte di Franco Mastrogiovanni
15/11/2016
A proporre un intervento legislativo forte sul tema del Tso sono i Radicali, da sempre impegnati in battaglie per i diritti dei pazienti. «Di fronte allo "spaccato" dei reparti di psichiatria italiani che questo processo rivela, e di fronte al moltiplicarsi dei casi di "morte per Tso" di cui ogni anno si ha notizia», spiegano in una nota, «i Radicali Italiani si faranno promotori di un progetto di riforma che preveda un'assistenza legale obbligatoria per i malati che si trovino in queste situazioni e la massima trasparenza delle condizioni di cura all'interno dei reparti, ricordiamo infatti che nel caso del prof. Mastrogiovanni, e in casi analoghi, era stata negata ai familiari la possibilità di visita in reparto. Una "Legge Mastrogiovanni", che intendiamo mettere a punto coinvolgendo anche le associazioni impegnate su questo fronte, perché non ci siano mai più casi come quello del maestro di Vallo della Lucania».

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