Unioni civili, i Cinque stelle si sfilano: no al canguro. E il dibattito slitta ancora

Dopo settimane di scontri, al Senato si materializzano gli spettri che hanno danzato intorno al ddl Cirinnà. I grillini annunciano che non voteranno l'emendamento Marcucci. Così gli sgambetti della Lega e la nascita di una coalizione trasversale di cattolici rischiano di bloccare la legge. Si riprende mercoledì

Dal Partito democratico li hanno contattati, e fatti contattare, uno ad uno, per tutto il pomeriggio. Ma è servito a poco. Alle sei e mezza di sera, il senatore Airola, per conto dei Cinque Stelle, si assume in Aula al Senato la responsabilità di assestare un colpo mortale al famoso super-canguro firmato Marcucci, quello che dovrebbe rendere meno complesso l'esame del provvedimento sulle unioni civili. "E' un artificio incostituzionale, antidemocratico", dice uno dei principali sostenitori pentastellati al ddl Cirinnà, mettendosi di fatto dalla parte di chi - da Ap a Fi - ha per ore contestato la scelta di ricorrere all'emendamento ammazza emendamenti.

La Lega ha appena ritirato il novanta per cento dei propri cinquemila emendamenti, Airola quindi si ribella alle pressioni dem: "Non potete venirmi a dire, come ha fatto il sottosegretario Scalfarotto, 'siamo nelle vostre mani'. Perché questo è grave", premette. E conclude: "Andiamo avanti coi cinquecento emendamenti residui, a voto palese. Di cosa avete paura?", domanda a Zanda. "I voti ci sono: votiamo".

Ed eccolo qui, il peggior incubo dem si materializza. Quello che i grillini finissero per sfilare all'ultimo momento il loro appoggio. Lo si intuisce sin dalla mattina, l'impressione si consolida nel pomeriggio: dalle riunioni a Cinque stelle viene fuori, infatti, che non sono mica tutti d'accordo a seguire la linea del Pd, conservando in un blocco unico l'emendamento-canguro: alcuni - esattamente come l'ala cattolica dem e Ncd - preferirebbero spacchettare il Marcucci, votarlo per parti separate (prima quella sui diritti, poi quella sulle adozioni).

E' l'allarme rosso per la stepchild adoption, la norma sempre più duramente contestata dai cattolici in questi giorni. E' chiaro infatti che il voto per parti separate sarebbe l'anticamera dello stralcio della norma. Ma è, di fatto, allarme rosso per il percorso del ddl Cirinnà. Così partono le telefonate: alle sei nel Pd contano 24 grillini dalla loro parte. Ma dopo mezz'ora, i Cinque stelle scartano di lato, e si smarcano: il canguro no. E il dibattito in Aula viene rinviato.

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