Se la sinistra del Pd piange, i cattolici vicini al Family day non ridono. La via del maxiemendamento proposta da Renzi e accolta da Alfano per gli uni è troppo, ma per gli altri è troppo poco. “Da quel che se ne sa, quel compromesso non sposta di una virgola il problema”, dice il senatore Gaetano Quagliariello, che qualche mese fa lasciò l’Ncd, ora milita in Idea, e ritiene completamente sbagliati i presupposti dell’intesa che dovrebbe, sulla carta, portare in porto le unioni civili ma senza la stepchild adoption, che sarebbe riassorbita in un successivo provvedimento di riforma complessiva delle adozioni.
Angelino Alfano dice che è tornato il buonsenso. Non è contento anche lei?
"Guardi, un accordo si giudica quando lo si vede, e da questo punto di vista è ancora presto. Continuo però a pensare che la struttura di questa legge sia sbagliata, perché prevede un istituto per le sole unioni omosessuali, e su quello andrebbe corretta; mi sembra mostruoso che si metta la fiducia su un tema del genere; mi preoccupa, e dovrebbe preoccupare anche altri, che si stia affermando la logica dello step by step".
Mi faccia capire: laddove altri vedono una totale débâcle, lei vede un pericolo intatto?
“Se, come ha spiegato Renzi e in modo ancor più chiaro il senatore Pd Marcucci, il risultato è che si spacchetta il provvedimento, e si fanno le unioni civili al Senato e la riforma delle adozioni con dentro la stepchild adoption alla Camera, beh chi fa accordi lo dovrebbe tenerlo presente, dovrebbe stare attento”.
E lei ritiene che Alfano stia sufficientemente all’erta?
“No, non credo”.
Come giudica questo accordo, allora?
“Se il nodo sul diritto alla genitorialità si risolve così, allora io non credo si tratti di un accordo. Si tratta di una doppietta. Spara in due tempi, ma il risultato è lo stesso. E tutto mi fa pensare che non si sposti di una virgola, nella sostanza”.
Sta dicendo che il mondo cattolico, delle cui istanze anche Alfano vorrebbe farsi portatore, non gradirà?
“Dall’universo del Family day il tam tam adesso è di messa all’erta, la richiesta è di non mollare”.
E l’accordo sul maxiemendamento significa mollare o non mollare?
“Sui principi base è molto difficile fare compromessi. E se il risultato fosse quello che appare, i principi portati in piazza dal Family day con questa intesa finirebbero sacrificati”.