Nonostante il ricorso respinto dal Pd, nonostante il "colpo di spugna che offende le primarie e la città", Antonio Bassolino non si ferma. Resta in corsa. L’intenzione traspare in una riga di messaggio su Facebook: "Sabato ore 10.30 al teatro Augusteo. Napoli riparte".
Sarà lì che, con ogni probabilità, l’ex sindaco annuncerà di correre comunque per Palazzo San Giacomo, a prescindere dall’esito delle primarie che hanno visto vincitrice Valeria Valente, e a prescindere pure dalla battaglia dei ricorsi, che intanto proseguirà.
Ma davvero è destinata a ripetersi, la storia? Il Pd che litiga e si divide sulle primarie, e infine perde: come l’anno scorso accadde in Liguria con Cofferati, come nel 2011 proprio a Napoli dove le primarie furono annullate. La Valente giura che non accadrà: "Mi sembra impossibile che Bassolino si candidi con una sua lista, per come lo conosco. Rinnegherebbe se stesso, la sua storia", e " sarebbe velleitario: come si può pensare che potrebbe battere, andando fuori del Pd, i comuni avversari".
L’ex sindaco partenopeo, invece, ritiene sbagliata proprio la via percorsa dal suo partito: "Se il Pd non rinsavisce si va avanti con un'ombra per tutta la campagna elettorale. Seguire in questa strada è un clamoroso danno, un boomerang spaventoso". E’ dunque più che possibilista, Bassolino sul correre con una propria lista: "C’è tempo, vedremo. Tanti me lo chiedono", dice a Repubblica "le liste si presentano solo 35 giorni prima. Abbiamo tempo. E ne vedremo chissà quante, figuriamoci".