Il critico d'arte si lancia in ogni elezione possibile come il garibaldino non si perdeva nessuna insurrezione. Peccato che gli esiti siano spesso discutibili

Vittorio Sgarbi assomiglia ?a Nino Bixio. Il famoso garibaldino non si perdeva nessuna delle rivolte, insurrezioni, rivoluzioni ?o guerre che scoppiavano nell’Ottocento e, sciabola ?in pugno, vi accorreva con entusiasmo. L’importante critico d’arte non si perde nessuna delle elezioni amministrative, regionali, nazionali o europee indette dalla fine del secolo scorso ?a oggi: intruppato nei grandi partiti o alla testa di un gruppo di amici, vi accorre con altrettanto ardore.

Ora, infatti, con un suo Movimento, “Rinascimento”, parteciperà alle consultazioni in Sicilia: spera di diventarne il governatore. Anzitutto c’è da chiedersi perché: Bixio, forse, non aveva altro di meglio per occupare il tempo libero, ma Sgarbi organizza eventi, scrive libri, inaugura mostre, tiene conferenze, compare in tv: è fin troppo oberato di impegni per aggiungervi, come vorrebbe, anche quelli di un governatore.

E poi la sorte, in politica, non sempre arride agli audaci: sì, ha fatto il deputato e, due volte, il sindaco ma tutte le altre volte che si è candidato non è andata molto bene...

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