Con una stupefacente capacità di recupero del passato - caratteristica, si vede, dell’epoca in corso - risorge ?dai dimenticatoi e bisogna dire anche da taluni guai giudiziari Gianpiero Samorì, l’uomo che già unì il Fatto e il Giornale nella domanda: «Ma chi è?». Carneade dell’ultimo berlusconismo di potere, l’imprenditore modenese molto compreso nel suo ruolo di “Berlusconi mignon”, il fondatore del fantomatico Mir - Moderati in Rivoluzione, l’avventizio che nel 2012 il Cavaliere invitava a pranzo al solo scopo di far schiumare di rabbia l’allora suo delfino Alfano, adesso è tornato in superficie per sostenere il suo amico Sgarbi nelle elezioni siciliane.
Fu del resto proprio il critico d’arte a introdurlo ad Arcore, con tutte le gelosie del caso. Era il periodo cubista in cui ?il Cavaliere prometteva ?di celebrare le primarie ogni settimana successiva a quella in corso. Ebbene, anche se l’abbiamo dimenticato vi fu persino un momento in cui si chiusero le candidature: fra i 12 aspiranti vi era anche Samorì, sbucato un paio di mesi prima e famoso soprattutto per aver organizzato una convention a Chianciano Terme alla quale furono deportati, peraltro a sua insaputa, tre pullman di inconsapevoli vecchietti.
Ecco, non ci siamo lasciati alle spalle nemmeno questo: il Mir - Moderati in Rivoluzione è tutt’ora in piena attività (anche on line), Samorì lotta insieme a Sgarbi e attacca gli altri nuovi piccoli Berlusconi (tipo Parisi). In attesa delle elezioni, si suppone.
Politica
22 settembre, 2017Il fondatore dei "Moderati in rivoluzione" qualche anno fa era stato, per pochi giorni, indicato come erede di Berlusconi. Poi è scomparso. E adesso è tornato per aiutare Sgarbi in Sicilia
Vi ricordate di Gianpiero Samorì? Ebbene sì, fa ancora politica
LEGGI ANCHE
L'E COMMUNITY