Le risposte ai nostri quesiti di Elly Schlein, candidata per la Camera dei deputati nel collegio plurinominale Emilia Romagna 02 come capolista della lista Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista.

 

1 – Quali sono le due proposte irrinunciabili dell’agenda della sua coalizione da affrontare in Parlamento come prioritarie?
«Parto dall’idea che giustizia sociale e climatica siano inscindibili. Quindi una legge per il clima per accompagnare ogni settore ad abbattere le emissioni e i sussidi dannosi e un intervento forte contro il precariato: un tetto ai contratti a termine, alzare i salari e fissare il salario minimo».

2 – Se sarà eletto o eletta, come pensa di costruire e mantenere un dialogo continuo con il proprio territorio di elezione? Quanti giorni, ore, settimane dedicherà al proprio territorio? In che modo relazionerà sull’attività svolta? In quali luoghi?
«Voglio tenere un forte legame di ascolto con il collegio, come facevo già da europarlamentare tornando ogni settimana. E voglio girare anche il resto del territorio nazionale per ascoltare le comunità e i loro bisogni, studiare insieme soluzioni e costruire proposte. I luoghi saranno fisici e virtuali: molti incontri pubblici, ma manderò anche una newsletter periodica, canali social e sito non saranno solo strumenti di rendicontazione delle attività ma anche di interazione con le persone».

3 – Chi sono i finanziatori della sua attività politica?
«
Questa breve campagna elettorale è autofinanziata. Ma è una campagna collettiva, a chi vuole dare una mano abbiamo chiesto di moltiplicare le nostre voci, parlando con le persone che conoscono e che lavorano, vanno a scuola, vivono con loro».

4 – In che modo si impegna a rimanere libero o libera da interessi e condizionamenti?
«Gli impegni che ci assumiamo sono scritti nero su bianco sul programma che è frutto di un percorso di partecipazione, le Agorà democratiche, cui hanno contribuito oltre 100’000 persone in tutta Italia, nello sforzo di ricomporre le fratture che si erano create con il mondo del lavoro, della scuola, del terzo settore.
Al Parlamento europeo presiedevo l’Intergruppo sulla trasparenza e l’anticorruzione e ci battemmo per un registro trasparente sulle lobby. Sarebbe importante averlo anche a livello nazionale».

5 – Cosa ha fatto di concreto nel territorio nel quale è candidato?
«Dal 2020 ricopro il ruolo di Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna. Siamo riusciti a portare avanti le principali proposte fatte in campagna elettorale, a partire dal Patto per il Clima e il Lavoro con impegni sottoscritti con tutte le parti sociali. All’interno di questa cornice si inseriscono alcuni importanti provvedimenti che abbiamo adottato come l’abbattimento delle rette per gli asili nido, il trasporto gratuito per gli studenti sul percorso casa scuola, la piantumazione di oltre 1 milione di alberi sui 4.5 milioni da piantumare entro il 2025, l’approvazione di una legge per sostenere le comunità energetiche. Abbiamo costruito politiche innovative di solidarietà e recupero alimentare con il Terzo settore, che abbiamo fortemente sostenuto anche durante la pandemia. Sul diritto alla casa abbiamo investito 20 milioni per riqualificare le case popolari ed assegnarle in fretta, creato premialità per le emissioni zero, triplicato le risorse del Fondo per l’affitto rendendolo più equo e accessibile, e abbiamo avviato il primo Forum giovani YOUZ cui hanno partecipato in duemila portando proposte concrete che stanno diventando politiche regionali».

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