Parlamento
"Una giornata per le vittime del colonialismo italiano": la proposta di legge di Laura Boldrini e Anpi
Sarà presentata martedì alla Camera dalla deputata Pd insieme a M5s e Avs. Il Parlamento aveva già tentato di contrastare il mito degli "italiani brava gente" nel 2006 ma senza successo
Ripercorrere i segni dimenticati del colonialismo italiano. Riportare alla luce la questione dei crimini di guerra commessi e avviare un processo di analisi critica e autocritica nonostante l'eterna retorica degli "italiani brava gente" (come insegnava Angelo Del Boca). Questo lo scopo della proposta di legge per “l'Istituzione del Giorno della memoria per le vittime del colonialismo italiano” che sarà presentata martedì alla Camera da Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico e prima firmataria. Con lei alla conferenza stampa anche Silvano Falocco di Rete Yekatit 12 -19 febbraio; Nicola Fratoianni, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra; Riccardo Ricciardi, deputato del Movimento 5 Stelle. Le conclusioni saranno tratte da Gianfranco Pagliarulo, Presidente nazionale ANPI. Il Coordinamento è affidato a Fabrizio De Sanctis, Segreteria nazionale ANPI.
Non è la prima volta che l’Italia tenta di riportare alla luce il capitolo del colonialismo italiano. Già il 23 ottobre 2006 un gruppo di deputati presentò alla Camera una proposta di legge per istituire un “Giorno della memoria in ricordo delle vittime africane durante l’occupazione coloniale italiana”. La data prescelta era il 19 febbraio. In memoria della strage fascista di ventimila persone in Etiopia nel 1937. In Etiopia è una giornata di lutto nazionale, in Italia è una data dimenticata. Dopo che dei partigiani etiopi avevano attentato alla vita del Vicerè Rodolfo Graziani, soldati dell’esercito fascista per tre giorni massacrarono più di 20mila tra uomini, donne e bambini etiopi, scrivendo una delle più tragiche e violente pagine dell’Impero italiano, come venivano chiamate le colonie dal potere fascista.