Elezioni

Regionali Lazio e Lombardia, il risultato è netto: vince il centrodestra e stravince Giorgia Meloni

di Carlo Tecce   13 febbraio 2023

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Non c’è competizione elettorale: Attilio Fontana in Lombardia e Francesco Rocca nel Lazio viaggiano oltre il 50 per cento. Fdi sfonda il muro dei 30 punti e doppia di nuovo i leghisti. Il Pd barcolla ma resiste, Cinque Stelle e Terzo Polo non crescono

Il centrodestra è Giorgia Meloni, il centrosinistra non esiste. Le elezioni regionali di Lazio e Lombardia producono una serie di notizie scontate, come la supremazia totale di Francesco Rocca e Attilio Fontana, entrambi in scioltezza oltre il 50 per cento e la scarsissima affluenza alle urne, e una notizia non scontata: i tre mesi e mezzo di governo non hanno intaccato il successo di Fratelli d’Italia, unico partito vincente, in salute, con le previsioni di oltre il 30 per cento dei consensi. Ancora in crescita ovunque rispetto alle politiche di settembre.

 

Non ci sono differenze fra le due regioni. I leghisti si sono rimpiccioliti in Lombardia e i fratelli li hanno doppiati. Il secondo partito è il Pd del segretario anch’egli uscente Enrico Letta. A dimostrazione che non è facilmente mescolabile l’elettorale democratico con i 5S di Giuseppe Conte e che in questo turno non c’era competizione possibile.

 

In Lombardia il centrosinistra era in formato Pd-5s e alle prime schede scrutinate pare fermarsi al 35 per cento con il Movimento parecchio lontano dal 10 per cento, nel Lazio dentro il Terzo Polo di Calenda e di Renzi e fuori i Cinque Stelle, ma Alessio D’Amato rischia di non toccare neppure quota 35 per cento. Per concludere: in Lombardia Letizia Moratti, supportata dal Terzo Polo, balla attorno al 10 per cento; mentre nel Lazio Donatella Bianchi (5S) ha attratto qualche voto in più. Nel centrodestra ciò che non prende Fdi se lo spartiscono in porzioni non eque Lega e Forza Italia. L’ex Carroccio ha il modesto obiettivo di raggiungere il 15 per cento nella sua tana lombarda.

 

Questi risultati, assai meno attesi della classifica delle coppie al venerdì del Festival di Sanremo, confermano la forza di Giorgia Meloni e mostrano un suo limite: la debolezza di alleati e avversari. Gli alleati hanno attutito le perdite e dovranno rimediare con nuove strategie politiche, anche le più audaci. Il Silvio Berlusconi fiammeggiante contro l’Ucraina, Zelensky e Meloni ne è esempio calzante. Quanto agli avversari, finiti di scontrarsi e dividersi fra di loro, di compiere vane liturgie e ruvide vendette: presto toccherà fare un po’ di opposizione. Caffè doppio per tutti.