Dopo la denuncia di Luca Paladini su L’Espresso, l’associazione dei partigiani chiede alla Regione Lombardia di ripensarci: «Tali organizzazioni si ispirano a quanto di più distante si ritrovi nella Costituzione Italiana»

Patrocinio ai nazisti e non al Milano Pride: anche l’Anpi si ribella

Insorge l'Anpi il giorno dopo la denuncia su L’Espresso del consigliere Luca Paladini, fondatore dei Sentinelli di Milano e chiede «alla Regione di ripensare alla sua decisione di concedere il patrocinio». 

 

La vicenda è emersa nelle ultime 24 ore, successive alla bocciatura da parte dell’ufficio di presidenza della richiesta di patrocinio al Milano Pride (che si terrà il 24 giugno) ed è il Consigliere Paladini a sollevare un polverone : «Mentre negava il patrocinio al Pride, lo concedeva un’iniziativa di Bran.co, una costola di Lealtà&Azione», racconta Paladini. 

 

«Il 21 maggio 2023, mentre si svolgerà la marcia della pace Perugia Assisi, a Monza ci sarà un torneo organizzato da "Bran.co" e "Una voce nel silenzio", presso il centro sportivo "La dominante" con il patrocinio della Regione Lombardia- scrivono in una nota Emanuela Manco, Presidente Anpi Monza, sezione Gianni Citterio, Fulvio Franchini, Presidente Anpi comitato provinciale Monza e Brianza e Roberto Cenati, Presidente Anpi regionale Lombardia - Come più volte segnalato “Bran.co” è un'associazione legata all'estrema destra, in particolare a “Lealtà Azione” nata nel 2010 a Milano, con varie sedi in Lombardia e molto diffusa nel centro-nord; i personaggi di riferimento sono il politico belga e ufficiale delle SS Léon Degrelle ed il politico rumeno Corneliu Z. Codreanu (fondatore della "Guardia di Ferro", organizzazione ultranazionalista tra le due guerre mondiali). Il collegamento tra “Lealtà e Azione” e le sue organizzazioni tematiche non è mai nascosto».

 

«L’importante inchiesta “Galassia nera” a cura di Anpi Nazionale dimostra come dietro le organizzazioni che apparentemente svolgono opere di solidarietà e socializzazione, si nasconda la diffusione dei disvalori del fascismo e del nazismo».

 

«Tali organizzazioni si ispirano a quanto di più distante si ritrovi nella Costituzione Italiana, nata dalla Resistenza e completamente antifascista». E conclude: «Chiediamo alla Regione di ripensare alla sua decisione di concedere il patrocinio».

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