La polemica

La frase vergogna di Romano La Russa: «Come Hamas mette i bambini davanti agli spari, la sinistra mette gli studenti davanti alla polizia»

di Simone Alliva   13 marzo 2024

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Palazzo Pirelli, primo consiglio regionale con la nuova giunta regionale ed elezione del presidente del consiglio regionale. Nella foto Paolo Franco e Romano La Russa

Polemiche per le frasi dell'assessore alla sicurezza in Lombardia e fratello del presidente del Senato: «Gli studenti sono le avanguardie di quelli che arrivano come facevano i vostri nonni con le spranghe in mano». Majorino: «È un ex picchiatore, si scusi»

Dove c'è bagarre, c'è La Russa. Questa volta a far scoppiare il caso, in Consiglio regionale della Lombardia, è Romano La Russa assessore alla Sicurezza e protezione civile, fratello del presidente del Senato già noto alle cronache per quel braccio teso al funerale del militante di estrema destra Alberto Stabilini, derubricato da lui stesso come «gesto d’amore per un defunto».

 

Questa volta, il fratello di Ignazio, prendendo la parola in Aula a nome della Giunta mentre si discuteva la mozione della Lega, poi approvata a maggioranza, su 'Sostegno alle Forze dell'ordine e alla libertà di manifestare in modo civile', ha parlato dell'«aggressione a Pisa da parte degli studenti medi, minorenni o non minorenni, che sono normalmente le avanguardie di quelli che arrivano come facevano i vostri nonni con le spranghe in mano. Sono le avanguardie. Così come Hamas mette donne e bambini davanti agli spari degli israeliani dicendo che poi sono donne e bambini uccisi, lo stesso fate e avete sempre fatto». 

 

Proteste dall'opposizione, urla e rivolte. Tanto che il capogruppo del M5S, Nicola Di Marco, è stato espulso dopo aver occupato i banchi della Giunta. All'indomani della bagarre al Pirellone, le senatrici M5S, Gabriella Di Girolamo e Elena Sironi, commentano: «Un assessore regionale alla Sicurezza che spintona un consigliere regionale di minoranza è la classica scena a cui si può assistere solamente con le macchiettistiche amministrazioni del centrodestra. Il comportamento di Romano La Russa nei confronti di Nicola Di Marco è empio e da condannare senza se e senza ma, condanna che non ci sembra sia arrivata da parte della maggioranza. A Di Marco va tutta La nostra solidarietà e l'abbraccio del M5S. Purtroppo questa destra si conferma per ciò che è: allergica a ogni forma di dissenso».

 

Dal canto suo, il capogruppo del Pd al Pirellone, Pierfrancesco Majorino, sottolinea: «Già ieri in Aula abbiamo risposto con durezza a Romano La Russa. Lo ha fatto giustamente Carmela Rozza, che gli ha ricordato, tra l'altro, il suo passato da picchiatore in piazza. Voglio insistere su questo punto: l'ex picchiatore sanbabilino La Russa si scusi con le ragazze e i ragazzi manganellati a Pisa e con le loro famiglie. E rammenti le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella».

 

Rivolto all'opposizione, inoltre, tornando sui fatti di Pisa, l'assessore lombardo aveva detto ancora: «Evidentemente non avete fatto politica in anni in cui queste erano spintarelle. Ma i vostri padri o i vostri nonni non si sarebbero lamentati più di tanto per quattro spintoni che hanno ricevuto da parte della polizia, che era stata comunque aggredita. Sarà La magistratura a decidere se si sono comportati bene o male i poliziotti».