Accade oggi
Valditara lavora a una legge per vietare la chiusura delle scuole per feste religiose
L'esplosione alla centrale di Suviana, il ritorno della fake news su "genitore 1" e "genitore 2", Biden attacca ancora Netanyahu, i dati sulla minaccia terorristica. Le notizie dle giorno da conoscere
Terrorismo: nel 2023 vigilati 29.260 obiettivi sensibili
"Per il perdurare della minaccia terroristica internazionale, si è reso necessario mantenere elevato lo standard di sicurezza nazionale a tutela degli obiettivi sensibili, mediante il rafforzamento delle misure di prevenzione e di controllo coordinato del territorio. Sono stati vigilati mediamente 29.260 obiettivi, dei quali 28.260 in forma generica, 670 in forma dinamica dedicata e 330 in forma fissa, vigilati da personale delle Forze di Polizia e delle Forze Armate, di cui 440 operatori della Polizia di Stato". Sono i dati diffusi in occasione del 172esimo anniversario della Fondazione della Polizia relativi al 2023. Sono giunte nel nostro Paese, per visite ufficiali e private, numerose personalità straniere, per le quali si è resa necessaria la predisposizione di specifici servizi di protezione. In particolare, si è registrata la presenza di 109 Capi di Stato, 62 Capi di Governo, 35 Vice Capi di Governo, 144 membri di famiglie reali, 1.246 Ministri, Commissari Europei e altre autorità.
Esplosione alla centrale di Suviana, tre morti e 4 dispersi
L'inferno dell'Appennino bolognese, nella centrale elettrica Enel Green Power del lago di Suviana, si è scatenato intorno alle 14.30, quando una turbina è esplosa all'ottavo piano sotto lo zero causando prima un incendio e poi l'allagamento del nono, con crollo di un solaio. L'esplosione e il successivo crollo hanno travolto almeno 12 tecnici, tutti di ditte esterne (uno era un ex dipendente Enel impiegato come consulente per queste società), che lavoravano alla messa in opera di adeguamenti della centrale.
In tre, all'ottavo piano, sono morti sul colpo e sono stati individuati i corpi. Altri sono stati investiti dal soffitto crollato, prima che un tubo refrigerante della turbina allagasse l'ambiente. Quattro persone risultano al momento ancora disperse. Cinque invece sono gravemente ferite e ricoverate negli ospedali di Parma, Cesena, Bologna e Pisa. Dal momento dell'esplosione sono intervenute dodici squadre dei vigili del fuoco, di cui due di sommozzatori. A queste si aggiungono due squadre specializzate nella ricerca sotto le macerie: dovranno operare fino a 40 metri sottoterra, su 70 di profondità della centrale, per recuperare i dispersi. Sul posto, nella giornata più nera che la storia recente del lavoro italiano ricordi, anche carabinieri, polizia e Guardia di finanza. Per le istituzioni la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Irene Priolo, e i sindaci del territorio, oltre a quello metropolitano di Bologna Matteo Lepore: «Rischia di essere una delle tragedie sul lavoro più gravi della storia recente del nostro Paese», ha detto. Al presidente della Regione Stefano Bonaccini è arrivato il cordoglio del capo dello Stato, Sergio Mattarella. «Adesso è il momento dei soccorsi poi però pretendiamo di sapere le cause, cosa è successo: davvero non è tollerabile che si possa morire così sul lavoro", ha detto Bonaccini. La premier Giorgia Meloni ha espresso "tutta la mia vicinanza e quella del governo ai familiari delle vittime e ai feriti rimasti coinvolti».
Biden: «Quello che sta facendo Netanyahu è un errore»
Il presidente americano Joe Biden ha descritto l'approccio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu al conflitto come un "errore" e chiesto la fine dei combattimenti. «Penso che quello che sta facendo sia un errore. Non sono d'accordo con il suo approccio», ha detto Biden a Univision, in un'intervista registrata pochi giorni dopo gli attacchi militari israeliani agli operatori umanitari della World Central Kitchen. Biden ha chiesto a Israele di accettare un cessate il fuoco e che "non ci sono scuse" per non inviare aiuti umanitari. «Quello che chiedo è che gli israeliani chiedano semplicemente un cessate il fuoco, consentendo per le prossime sei, otto settimane che tutto il cibo e le medicine entrino nel Paese. Ho parlato con tutti, dai sauditi ai giordani agli egiziani. Sono pronti a entrare. Sono pronti a trasferire questo cibo. E penso che non ci siano scuse per non provvedere alle esigenze mediche e alimentari di quelle persone. Dovrebbe essere fatto adesso», ha detto Biden nell'intervista.
Scuole chiuse per feste religiose. Valditara studia una norma
Il governo sta studiando una possibile nuova norma per evitare che le scuole autorizzino assenze legate a feste religiose se non in presenza di accordi tra Stato e confessioni religiose. Accade a poche ore dall'inizio della festa per la fine del Ramadan e a seguito del caso dell'istituto Comprensivo Iqbal Masih di Pioltello (Milano), che resterà chiuso oggi proprio in occasione della festività islamica, la prima volta per una scuola pubblica italiana. Il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, che sul caso Pioltello è stato motore di verifiche e della revisione della delibera che ha portato alla chiusura della scuola, a quanto emerso avrebbe illustrato in Consiglio dei Ministri il tema, spiegando di essere al lavoro su una soluzione.
Non accenna a diminuire il dibattito politico acceso da tre settimane dalla decisione della scuola del Comune alle porte di Milano e con un alto numero di residenti di religione islamica, di sospendere le lezioni per permettere alle famiglie musulmane di festeggiare la fine del Ramadan, e che ha di fatto ispirato altre iniziative presso istituti e atenei in tutta Italia. Ad accendere la miccia commentando pubblicamente la decisione del Masih, è stata l'eurodeputata Silvia Sardone (Lega), che l'ha definita una scelta "preoccupante" e un "pericoloso precedente" nei giorni scorsi, quando all'attenzione mediatica è arrivata la richiesta di sospensione delle lezioni dell'Associazione studenti musulmani del Politecnico di Milano all'università, seppur a quanto emerso senza inoltrare una formale richiesta, auspicando che in tutti gli atenei italiani possa accadere lo stesso.
La scorsa settimana l'Università per Stranieri di Siena ha invece annunciato la chiusura proprio per oggi. La prima votazione del consiglio di istituto della Iqbal Masih, su proposta del consiglio docenti, risale in realtà al maggio scorso, motivata dell'alto numero di studenti assenti in occasione della festività islamica, già lo scorso anno. Contando che il 40% degli studenti, circa 1.300 tra scuola primaria e secondaria, è di religione mussulmana, la Masih ha ritenuto la sospensione delle lezioni una "scelta didattica coerente". La delibera è entrata però nell'occhio del ciclone, divenendo motivo di accertamenti urgenti da parte dell'Ufficio scolastico regionale, proprio su richiesta del ministro dell'Istruzione Valditara. Il dirigente scolastico della Masih, Alessandro Fanfoni, dopo aver ribadito la totale assenza di motivazioni politiche alla base della chiusura della scuola per il Ramadan, ha dichiarato di aver ricevuto insulti e minacce. La delibera, secondo quanto richiesto dall'ufficio scolastico regionale, è stata revisionata e rivotata, venendo approvata nuovamente all'unanimità. A sostegno della Iqbal Masih è intervenuto anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che scritto al dirigente scolastico elogiando l'operato dell'Istituto. Pioltello dunque si appresta a festeggiare il Ramadan domani, tra genitori soddisfatti e scontenti, spesso a prescindere dal credo religioso e studenti in gran parte soddisfatti.
Il Governo torna sulla fake news genitore 1 e genitore 2
Il Consiglio dei ministri, alla luce di una informativa svolta dal Ministro dell'interno Matteo Piantedosi, "ha deliberato di conferire mandato all'Avvocatura dello Stato ai fini del ricorso in Cassazione avverso la sentenza della Corte d'Appello di Roma del 24 gennaio 2024, relativa alle modalità di emissione e alle caratteristiche della carta d'identità elettronica (CIE), disciplinate dal decreto interministeriale 23 dicembre 2015 e successive modifiche, il quale prevede, per i genitori dei minori, la definizione di "padre" e "madre"". È quanto si legge nel comunicato finale del Cdm. I giudici della Corte di Appello di Roma lo scorso febbraio in una sentenza di otto pagine ordinarono al Viminale di "indicare sulla carta d'identità elettronica del minore" il termine "genitore" o una "dizione corrispondente alle risultanze dello stato civile, in corrispondenza dei nomi". «Una decisione sbagliata» venne bollata dal vicepremier Salvini, secondo cui «ognuno deve sempre essere libero di fare quello che vuole con la propria vita sentimentale, ma certificare l'idea che le parole 'mamma' e 'papà' vengano cancellate per legge è assurdo e riprovevole. Questo non è progresso».
Di tutt'altro avviso fu la reazione dell'associazione Famiglie Arcobaleno per la quale la sentenza sostanzialmente "smentisce" il disposto ministeriale che stabiliva la sostituzione nei documenti di identità della dicitura "genitori" con quella di "padre e madre". La decisione dei giudici di secondo grado è legata a un procedimento promosso da una coppia di mamme che aveva impugnato il decreto anche davanti al Tar chiedendo l'emissione di un documento d'identità "che rispecchi la reale composizione della loro famiglia".
Già in primo grado il tribunale aveva accolto la richiesta delle mamme, dichiarando di fatto illegittimo il decreto in quanto il documento emesso "integra gli estremi materiali del reato di falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale in atto pubblico". Nel provvedimento si affermava inoltre che "proprio l'esistenza di istituti come l'adozione in casi particolari, che può dar luogo alla presenza di due genitori dello stesso sesso (l'uno naturale, l'altro adottivo) dimostra che le diciture previste dai modelli ministeriali (padre/madre) non sono rappresentative di tutte le legittime conformazioni dei nuclei familiari e della conseguente filiazione imposte dai modelli ministeriali".