Mentre il centrodestra va verso il successo al primo turno in sei città, le coalizioni di centro sinistra eleggono subito sindaci in otto città

Il campo largo ritorna e quasi ovunque su 29 capoluoghi (sei di regione e 23 di provincia) è guidato da un candidato dem. La coalizione, che fa perno sul Pd, strappa al centrodestra i sindaci di Cagliari e Pavia, alle liste civiche il sindaco di Sassari e conferma i comuni di Bergamo, Cesena, Livorno, Modena, Pesaro, Prato, Reggio Emilia. Proprio in Emilia-Romagna il Pd cresce, mantiene i Comuni dove governava e guarda con fiducia alle regionali del prossimo autunno. Con il mantra del 'campo larghissimo', che laddove è stato schierato ha stravinto. A Modena Massimo Mezzetti è diventato sindaco con il 64% e a Cesena dove l'uscente Enzo Lattuca è stato confermato con il 65%. Ma l'alleanza larga ha funzionato anche a Reggio Emilia (eletto Marco Massari) e in altri Comuni più piccoli, ma comunque significativi come Carpi, Fidenza, Cervia. Il 'modello Modena' è già quello indicato negli ambienti del Pd per non correre il rischio di perdere la propria regione simbolo: individuare un candidato che metta d'accordo tutti, scelto senza primarie dopo una discussione in alcuni tratti anche abbastanza aspra, ma che è riuscito a mettere insieme Pd, Avs, M5s, Azione, Italia Viva e +Europa. Farlo in Regione è ovviamente più complicato, ma la strada è tracciata e se l'operazione andasse in porto, stando ai risultati delle Europee, il centrosinistra partirebbe con un vantaggio teorico di 15 punti. 

 

Fuori dalla Regione rossa il centro sinistra risulta in vantaggio a Firenze, Verbania e Bari rispetto a Fdi-Lega-Forza Italia. A Perugia il secondo turno (previsto il 23-24 giugno) si gioca sul filo di lana dove sono stati ufficializzati nella notte sul portale del ministero dell'Interno i risultati: il ballottaggio tra Vittoria Ferdinandi, centrosinistra, che ha ottenuto il 49,01 per cento dei consensi, e Margherita Scoccia, centrodestra, 48,29 è stato deciso da  598 i voti che le hanno divise. Tra i partiti il Pd è quello che ha ottenuto più consensi, 19,19 per cento. Torneranno alle urne fra due settimane anche i cittadini di Vercelli per scegliere il sindaco del capoluogo. A contendersi il ruolo di primo cittadino saranno Roberto Scheda, candidato di Lega, Fi e FdI, che ha ottenuto il 37,87% dei voti e Gabriele Bagnasco sostenuto da Pd, Avs e una lista civica, che si è attestato al 25,60% dei voti. 

 

Ci si gioca tutto al ballottaggio anche a Vibo Valentia, dove, dopo aver completato nella notte lo scrutinio per le elezioni comunali andranno al ballottaggio Roberto Cosentino, candidato del centrodestra, al 38,43%, e Vincenzo Romeo, del centrosinistra, al 31,92%.

 

Ma il successo dell'alleanze alle comunali per la sinistra è visibile in Sardegna - tre vittorie al primo turno a Cagliari, Sassari e Alghero - è boom dei partiti di sinistra, mentre il Movimento 5stelle non sfonda e tutto il centrodestra paga la sconfitta, con Fratelli d'Italia lontano dai dati delle Europee e il crollo del Partito sardo d'azione, il partito dell'ex presidente della Regione Christian Solinas

 

Tiene solo Forza Italia, primo partito in assoluto ad Alghero con il 15,3%. Il Pd - così come nei risultati delle Europee - è il primo partito sia a Cagliari che a Sassari. In quest'ultima città il neo sindaco, Giuseppe Mascia, è il coordinatore provinciale dem. A Cagliari è boom dei partiti di sinistra. Dopo cinque anni di amministrazione Truzzu - l'esponente di FdI considerato un fedelissimo di Giorgia Meloni e ora consigliere regionale dopo la sconfitta alle Regionali di febbraio - Massimo Zedda si riprende la città che ha guidato dal 2011 al 2019.