Il caso

"Si può dare del cog...e a un generale?" Decreto di condanna per Bersani. Ma l’ex ministro rilancia: "Vado a processo"

di Simone Alliva   20 agosto 2024

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Alla Festa dell’Unità di Ravenna il già segretario del Pd lanciò la provocazione riferita a Roberto Vannacci. Potrebbe evitare il procedimento pagando una multa ma annuncia di preferire l'aula del tribunale: "Così capiremo se il leghista può definire anormale un altro essere umano"

Dal palco della Festa dell’Unità di Ravenna Pierluigi Bersani aveva dato pubblicamente a Roberto Vannacci del «coglione». Ieri al generale è arrivata la comunicazione formale della richiesta della Procura di Ravenna di decreto penale di condanna per diffamazione aggravata da parte dell’ex segretario del Pd. 

 

In un paio di occasioni almeno, Bersani era tornato sul tema davanti alle telecamere della La7, pure dopo avere saputo della querela di Vannacci dai giornali: la giornalista Lilli Gruber gli aveva anche chiesto se con la sua frase non stesse sdoganando il turpiloquio. In particolare dal palco di Ravenna, nel settembre 2023 commentando il libro bestseller di Vannacci "Il mondo al contrario", Bersani aveva detto: «Quando leggi quelle robe lì pensi: ‘Va bene dai, sciogliamo l’esercito, sciogliamo le istituzioni e facciamo un grandissimo bar’. Il Bar Italia. Dove puoi dare dell’invertito a un omosessuale, dove puoi dare della fattucchiera a una femminista, dove puoi dare del negro a un nero, dove puoi dire a un ebreo ‘ok la Shoah, ma non esageriamo’. Quel bar lì non sarebbe mai vuoto in Italia. Ma scusate, se in quel bar lì lui puoi dire tutte queste cose, è possibile dare del coglione a un generale? Se parlano da bar, dobbiamo parlare da bar anche noi. Quella non è critica al politicamente corretto, è arretramento della civiltà» 

 

Il decreto penale di condanna chiesto dalla Procura di Ravenna è una procedura abbreviata che permette di chiudere la diatriba senza andare a processo. Bersani potrebbe saltare l'udienza preliminare e il dibattimento, accettando di pagare una multa, ma l'ex segretario del Pd pare abbia già deciso di di opporsi al decreto in questione annullandolo ma finendo a processo.  

 

«Sia chiaro che sulla querela del generale Vannacci andrò fino in fondo. Voglio andare al processo. La mia domanda, ancorché in forma scherzosa ed evidentemente non diretta a offendere Vannacci ma a criticare le opinioni che esprime, era e resta vera e sostanziale: se cioè qualcuno, per di più con le stellette, possa definire anormali degli esseri umani, racchiusi in una categoria, senza che questo venga considerato quantomeno un insulto e non una constatazione. Se nell'anno di grazia 2024 si decidesse che è possibile ci sarebbe davvero di che preoccuparsi» , fa sapere Bersani attraverso una nota stampa, inoltre che né lui né il suo avvocato ha ricevuto alcuna comunicazione formale del decreto penale, e di apprendere la notizia dalla stampa.