Caso Cecilia Sala
Nordio chiede la revoca degli arresti per Abedini
Secondo il ministro della Giustizia, non ci sarebbero le condizioni per estradare l’iraniano negli Stati Uniti
Il ministro della Giustizia Carlo Nordio "ha chiesto alla Corte di appello di Milano di revocare gli arresti per il cittadino iraniano Abedini". Non ci sarebbero le condizioni per estradarlo negli Stati Uniti. La decisione arriva quattro giorni dopo la scarcerazione di Cecilia Sala. Il ministero, in una nota ufficiale, ha motivato la decisione spiegando che l’estradizione può avvenire solo se il reato di cui è accusata una persona è previsto dall’ordinamento di entrambi i Paesi coinvolti.
“In forza dell'articolo 2 del trattato di estradizione tra il governo degli Stati Uniti d'America e il governo della Repubblica italiana possono dar luogo all'estradizione solo reati punibili secondo le leggi di entrambe le parti contraenti, condizione che, allo stato degli atti, non può ritenersi sussistente”. Nel caso dell’ingegnere Abedini, la condotta che gli viene imputata è quella di "associazione a delinquere per violare l'Ieepa (International emergency economic powers act). Una legge federale statunitense che “non trova corrispondenza nelle fattispecie previste e punite dall'ordinamento penale italiano”.
L’arresto della giornalista italiana da parte del regime di Teheran, a molti, è sembrato una mossa per arrivare a uno scambio di detenuti. Sebbene le triangolazioni diplomatiche tra Italia, Iran e Stati Uniti per arrivare alla liberazione di Sala restino avvolte nel mistero, sia Roma che Teheran possono dire di aver raggiunto l’obiettivo.