Il Tribunale di sorveglianza è stato chiamato a pronunciarsi sulle violazioni fatte durante il regime di pena alternativa

La revoca definitiva dell'affidamento in prova ai servizi sociali è stata motivata da una "gravissima e reiterata violazione delle prescrizioni imposte". Il Tribunale di sorveglianza è stato chiamato a pronunciarsi sulle violazioni fatte da Gianni Alemanno durante il regime di pena alternativa. L'ex sindaco di Roma è stato condannato in via definitiva a un anno e dieci mesi per traffico di influenze illecite, in uno dei filoni della maxinchiesta "Mondo di Mezzo". Alemanno, invece, è stato assolto dall'accusa di corruzione.

 

Per scontare la pena, Alemanno era stato affidato alla struttura "Solidarietà e Speranza". Tuttavia, secondo i giudici, avrebbe violato più volte le prescrizioni imposte dalla misura alternativa. Tra le contestazioni principali emergono due accuse rilevanti. La prima riguarda la presentazione di falsa documentazione per giustificare presunti impegni lavorativi e sottrarsi ai servizi sociali. La seconda accusa è relativa a incontri non autorizzati, avvenuti tra marzo e settembre 2023, con Paolo Colosimo.

 

Le decisioni del Tribunale

 

I giudici hanno quindi revocato l'affidamento ai servizi sociali, imponendo ad Alemanno di scontare la pena rimanente di 22 mesi in carcere. I difensori dell'ex sindaco hanno annunciato l'intenzione di presentare ricorso in Cassazione, ritenendo che non siano stati riconosciuti quattro mesi già scontati durante la messa in prova. Se la loro linea fosse stata accolta già in questa fase, Alemanno avrebbe scontato solo 18 mesi, anziché 22, e con buona condotta sarebbe potuto uscire dopo 12 mesi. Tuttavia, il tribunale ha respinto questa ipotesi, lasciando immutata la durata della pena. "Non vi è alcuno spazio valutativo favorevole per ammettere Alemanno alla misura meno afflittiva della detenzione domiciliare, invocata dalla difesa, non essendo formulabile un giudizio né di meritevolezza, né di affidabilità, né di cessata probabilità di commissione dei reati", hanno aggiunto i giudici.