Politica
22 ottobre, 2025L'informativa della presidente del Consiglio in vista del Consiglio europeo: "Sull'Ucraina la nostra posizione non cambia. La violazione del cessate il fuoco di Hamas dimostra ancora una volta chi sia il reale nemico dei palestinesi, ma non condividiamo la reazione di Israele"
Se a Gaza l’Italia è “pronta a contribuire con i nostri carabinieri”, in Ucraina, invece, non è previsto nessun invio di soldati. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ribadisce la linea del governo parlando in Senato per l'informativa in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 ottobre. Un vertice che “ancora una volta arriva in un frangente internazionale estremamente complesso”, con l’Italia — rivendica Meloni, a tre anni dalla nascita del suo esecutivo, diventato il terzo più longevo dal 1948 — che si presenta "forte di una stabilità politica rara nella storia repubblicana".
Per il "piano in 20 punti sulla crisi mediorientale”, dice la presidente del Consiglio entrando nel cuore dei (tanti) dossier internazionali aperti,, siamo "molto grati a tutti i mediatori per lo sforzo diplomatico, Egitto, Qatar e Turchia soprattutto al presidente degli Usa Donald Trump che ha dedicato energie straordinarie per raggiungere quello che è un suo indiscutibile successo”. “La violazione del cessate il fuoco di Hamas dimostra ancora una volta chi sia il reale nemico dei palestinesi, ma — aggiunge — non condividiamo la reazione di Israele”.
Hamas, sottolinea, “deve accettare di non avere alcun ruolo nella governance transitoria e nel futuro Stato palestinese. E deve essere disarmato. Sono queste le condizioni per il riconoscimento dello Stato di Palestina il governo è pronto ad agire di conseguenza quando queste condizioni si saranno materializzate”.
Sul fronte ucraino, invece, non posso registrarsi passi in avanti sul piano diplomatico, con il vertice tra Vladimir Putin e Trump che è saltato e con Mosca che ribadisce di non accettare un “cessate il fuoco immediato”. E le condizioni poste dal Cremlino, per Meloni, sono “impossibili per una seria iniziativa di pace”. "Non possiamo considerare accettabile l'atteggiamento ambiguo di chi promette impegno negoziale e poi bombarda costantemente obiettivi civili", aggiunge.
In mezzo l’Unione europea, che sta elaborando un piano “in 12 punti” con Kiev. Sull’Ucraina, "la nostra posizione non cambia e non può cambiare davanti alle vittime civili alle immagini delle case sistematicamente bombardate dai russi sulla popolazione civile che resiste da oramai quattro anni — ribadisce Meloni —. Il nostro sostegno al popolo ucraino rimane determinato nell'unico intento di arrivare alla pace, l'ho detto a Zelensky anche pochi giorni fa al telefono”.
"Lasciatemi nuovamente nettamente ribadire la posizione del governo — aggiunge —. Ciascuna nazione contribuirà agli sforzi" dei Volenterosi per Kiev, ma "l'Italia ha già chiarito che non prevede l'invio di soldati nel territorio ucraino”.
Al vertice europeo di domani e dopodomani si affronterà il delicato tema dell’utilizzo degli asset russi, “rispetto ai quali riteniamo, e non siamo i soli — spiega la premier — che sia necessario rispettare il diritto internazionale, il principio di legalità, tutelare la stabilità finanziaria e e garantire la sostenibilità di ogni passo che dovesse essere intrapreso”.
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