Politica
24 ottobre, 2025Articoli correlati
Conte dopo il voto degli iscritti che lo ha confermato presidente pentastellato (era l'unico candidato): "Siamo progressisti indipendenti. Il M5s dev'essere scomodo e libero". Il plauso dell'ex sindaca di Torino: "Questa è la traiettoria che dobbiamo prendere"
La riconferma di Giuseppe Conte a presidente del Movimento 5 stelle, infondo, era scontata: era l’unico candidato. Ma il voto degli iscritti che ieri — 23 ottobre — ha riconfermato la sua carica è stato per il leader pentastellato l'occasione per provare a riconquistare quella fetta del partito, guidata da Chiara Appendino, che gli contesta un acritico schiacciamento sulle posizioni del Partito democratico.
Dall’ex sindaca di Torino è arrivato l’apprezzamento per le parole di Conte — “Siamo ‘progressisti indipendenti‘. Il posizionamento è chiaro, non lo possiamo più mettere in discussione. Siamo collocati in un’area progressista, ma indipendente. Perché se non sei indipendente non sei più scomodo”, ha detto in una diretta social. “Ieri Giuseppe ha dato un messaggio potente e necessario che condivido: il Movimento 5 Stelle deve essere scomodo, libero, e pronto ad allearsi solo sulla base di patti programmatici blindati e coerenti con i nostri valori — ha scritto Appendino sui social —. È il lascito di Nova e di quella definizione di progressisti indipendenti in cui mi identifico in pieno”.
Una settimana fa, Appendino si era dimessa dalla carica di vicepresidente del M5s. Oggi, uno spiraglio di riconciliazione. “Questa è la traiettoria che dobbiamo prendere, perché non possiamo essere scontati in nessuna alleanza: il nostro faro deve sempre essere dare voce a chi non ne ha, a chi è escluso dal sistema — ha proseguito —. Finalmente torniamo a marcare le distanze, come più volte ho auspicato, da un campo largo in cui non possiamo essere costretti a stare a tutti i costi”. Poi, una rivisitazione dello slogan di Elly Schlein: “Lo ripeto da mesi: al ‘testardamente unitari’ rispondiamo essendo testardamente coerenti”.
Se il caso Appendino sembrerebbe per ora rientrato, negli scorsi si è riacceso — ancora una volta — un altro fronte di scontro con Beppe Grillo. Il motivo, sempre lo stesso: la titolarità del logo. Con l’ormai ex garante che non molla la presa sul simbolo e riattiva il sito del movimento (www.movimento5stelle.it). Il preludio di un nuovo scontro legale, dopo quello ingaggiato (e vinto da Conte) negli scorsi mesi?
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