Politica
3 ottobre, 2025Oltre all'eurodeputata di Avs, arrivati nello scalo romano anche Croatti (M5s) e Scotto e Corrado del Pd. Ad accoglierli Elly Schlein, Angelo Bonelli e Stefano Patuanelli. E gli altri membri della missione? Ben-Gvir: "Stiano in carcere per mesi"
Sono arrivati alle 14:10 all’aeroporto di Fiumicino i parlamentari italiani liberati dopo essere stati arrestati dalle autorità israeliane mentre, a bordo della Global Sumud Flotilla, provavano a raggiungere le coste di Gaza. Il senatore Marco Croatti, l'eurodeputata Annalisa Corrado, il deputato Arturo Scotto e l'eurodeputata Benedetta Scuderi sono arrivati con un volo di linea da Tel Aviv. Ad accoglierli, allo scalo romano, la segretaria del Pd, Elly Schlein, il senatore M5s, Lorenzo Patuanelli, dal portavoce Avs, Angelo Bonelli, e dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.
"Stiamo bene"
"Stiamo bene. Il nostro pensiero va ora a tutti gli attivisti, affinché siano al più presto liberati”, è stato il primo commento di Scotto. "Siamo un po' provati, ma siamo tornati e adesso il nostro pensiero continua ad essere a Gaza", ha detto Scuderi. “Su quanto è successo dopo il loro fermo da parte dei militari israeliani, ha aggiunto: "Ne parleremo domani con calma in modo pieno. Ci sono state delle violazioni, ne parleremo tutti insieme domani”. E su Repubblica, l’avvocato Suhad Bishara — uno dei legali dell'ong Adalah incaricata di seguire gli attivisti — ha confermato la versione di Scuderi e ha parlato esplicitamente di “abusi fisici e verbali” denunciati dai suoi assistiti. “Siamo tremendamente preoccupati per tutti gli italiani rimasti nel centro di detenzione — ha sottolineato Croatti —. Noi abbiamo passato una nottata molto difficile, bisogna ora portare a casa tutti”.
Le minacce di Ben-Gvir
Per gli altri oltre quattrocento membri della missione umanitaria bisognerà aspettare ancora un po’ prima della loro espulsione da Israele. Ma proprio mentre le diplomazie dei Paesi da cui provengono i membri della Flotilla ancora in mano israeliana, ecco che arriva la minaccia del ministro dell’ultradestra Itamar Ben-Gvir che, dopo averli definiti esplicitamente “terroristi”, ora chiede che gli attivisti rimangano in carcere per mesi. Penso che debbano essere tenuti qui per alcuni mesi in una prigione israeliana, in modo che si abituino all'odore dell'ala terroristica”, ha detto in un videomessaggio pubblicato su X, aggiungendo che il premier Benjamin Netanyahu sta commettendo un “errore" ad espellerli, "perché questo li spingerà a tornare ancora e ancora e ancora”.
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