Politica
12 novembre, 2025Il presidente Pasquale Stanzione in un'intervista al Tg1: "Quando la politica grida allo scioglimento o alle dimissioni dell’Autorità non è più credibile”. E Agostino Ghiglia: "La puntata di Report ha per me il valore di una puntata dei Teletubbies”
Questa volta a parlare è il presidente del collegio del Garante per la privacy, Pasquale Stanzione. Che in un’intervista al Tg1 rimanda al mittente le critiche e annuncia l’intenzione di non dimettersi. “Il collegio non presenterà le proprie dimissioni, le accuse sono totalmente infondate. Quando la politica grida allo scioglimento o alle dimissioni dell’Autorità non è più credibile”.
La richiesta negli ultimi giorni si è fatta pressante, dopo le diverse inchieste condotte da Report. Prima su Agostino Ghiglia e la sua vicinanza a Fratelli d’Italia, poi allargate ai potenziali conflitti d’interesse di tutti i suoi membri, eletti anche dagli altri partiti (dalla Lega al Partito democratico e Movimento 5 stelle). Ora non sono solo le opposizioni a chiedere l’azzeramento del collegio, ma si è aggiunto anche il partito di Giorgia Meloni.
Stanzione, eletto in quota Pd, gioca sul fatto che l’Authority, formalmente indipendente, una volta eletta non può essere sciolta se non per propria volontà. E negli scorsi giorni solo uno dei suoi membri, Guido Scorza, aveva ventilato la possibilità di fare un passo indietro. “Non ci dimettiamo, il collegio agisce in piena autonomia, le accuse sono infondate — ha detto ieri sera, 11 novembre, il presidente —. Ci dobbiamo ricordare che il Garante assume delle decisioni talvolta contrarie al governo, talvolta favorevoli a esso. Quando la politica può gridare allo scioglimento o alle dimissioni non è più credibile”.
Sempre ieri Sigfrido Ranucci ha negato che le puntate sul Garante siano una sorta di “rappresaglia” per la multa da 150 mia euro comminata a Report: “Ci stavamo dietro da anni. In quell’ufficio in tanti non ne potevano più di un andazzo vergognoso. La politica ora si sta accorgendo di aver creato un mostro: non è neppure in grado di mandarli a casa”. Ma il garante Ghiglia — colui che è stato avvistato nella sede romana di Fratelli d’Italia il giorno precedente la sanzione per gli audio di Sangiuliano e la moglie — rilancia e attacca: “La puntata di Report ha per me il valore di una puntata dei Teletubbies”.
“Noi non trascuriamo nulla, le risultanze che sono uscite ci hanno spinto a dire: il Garante della privacy deve essere azzerato”, ha ribadito il presidente del M5s Giuseppe Conte. E Angelo Bonelli di Avs: “Le parole di Stanzione al Tg1 sono una presa in giro per il Paese. Altro che autonomia: il Garante della privacy è ormai diventato lo scudo politico del governo Meloni. Invece di spiegare perché un componente dell’Autorità, Ghiglia, sia andato nella sede di Fratelli d’Italia a parlare della sanzione contro Report, come dimostra l’email 'domani vado da Arianna Meloni’, Stanzione si autoassolve in diretta tv, come se nulla fosse accaduto”.
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