Televisione
31 ottobre, 2025Il componente del collegio del Garante per la privacy che, il giorno prima della multa alla trasmissione Rai, ha fatto visita alla sede di Fratelli d'Italia: "Sono sereno, depositario della verità contro le illazioni e le ricostruzioni oniriche. Sangiuliano? Sbagliai a rispondergli"
Da giorni nella bufera per la visita alla sede romana di Fratelli d’Italia alla vigilia della multa comminata a Report, Agostino Ghiglia, uno dei componenti del collegio del Garante per la privacy, rompe il silenzio. “A Report si ritengono intoccabili, ma noi non li abbiamo ritenuti tali non ravvedendo l'indispensabile urgenza che quella telefonata intima venisse rivelata al pubblico — dice in un’intervista a La Stampa —. Cos'è stata lesa maestà? Puoi sanzionare qualsiasi cittadino, ma non loro che ritengono di essere gli unici depositari della verità?”. Si definisce poi “depositario della verità contro le illazioni e le ricostruzioni oniriche”, oltre che “bersaglio di una sanzione tribunizia".
“Sono da solo — continua — contro la ‘Bestia’ di Report, che cito richiamando ‘la Bestia’ di Salvini”, quell’immensa macchina social, dai toni spesso accesi, che negli anni di massimo consenso leghista è stata uno strumento imprescindibile della propaganda salviniana.
Nonostante Ghiglia racconta di essere stato nella sede di FdI per incontrare Italo Bocchino, non nega di aver visto anche Arianna Meloni il giorno prima della multa da 150 mila a Report. “L'ho incrociata per caso e non intendo negare - va avanti l'esponente di FdI -, d'altronde le porte del Secolo d'Italia e di FdI si guardano. Abbiamo parlato dei bambini, ci conosciamo da 30 anni. Ero andato da Italo Bocchino per il mio libro. Mi sono intrattenuto con lei due o tre minuti". "Non ho più alcun tipo di rapporto con Fratelli d'Italia - afferma ancora -. L'incarico nel collegio del garante mi vincola a una forte indipendenza”.
Ma negli ultimi giorni si è aggiunto un altro capitolo, con Report che ha pubblicato i messaggi inviati da Gennaro Sangiuliano allo stesso Ghiglia — erano proprio dell’ex ministro e della moglie, Federica Corsini, gli audio mandati in onda dalla trasmissione Rai — in cui l’esponente di FdI gli inoltrava “i ricorsi presentati da lui e dalla moglie sulla vicenda Boccia. Ghiglia — spiega la clip — coinvolge d'urgenza un componente della sua segreteria, Cristiana Luciani, moglie di Luca Sbardella, deputato di FdI in commissione di Vigilanza Rai. I due reclami vengono inseriti tra le attività urgenti da trattare”
"Da parte di Sangiuliano forse non c'è stata la freddezza necessaria — dice oggi Ghiglia —. Perché ancorché tuo amico, che non ti ha favorito in nulla, comunque rappresento un'istituzione. Poteva evitare il messaggino, per quanto garbato, come potevo evitare io di rispondere. Ma nulla di più. Semmai la cosa grave è che sono stato pedinato come una maldestra pantera rosa e questo è gravissimo. E poi come facevano a sapere da due giorni della sanzione?”.
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