Politica
27 novembre, 2025Tutto il peggio delle ultime due settimane, dal 22 al 27 novembre
Le profezie di Mario Adinolfi sul futuro dell'Italia (reggetevi forte); le strategie di Antonio Tajani per difendere il Paese dagli attacchi “fianco sud”; le performance scolastiche di Matteo Salvini e le “stranger things” della Lega contro i maranza. Passeremo in rassegna le più terrificanti dichiarazioni della destra in materia di violenza di genere, da Nordio a Roccella. Troverete inoltre un recap dei candidati più improbabili delle ultime Amministrative (chi ce l'ha fatta, chi è stato trombato, come Joe Formaggio). Occhio al capolavoro elettorale di Marco Rizzo: è alla decima sconfitta negli ultimi 16 anni. Questo è il nuovo Stupidario, si parte.
1) Mostrami il futuro
“Giorgia Meloni vincerà le elezioni 2027, salirà al Quirinale nel 2029 e ci resterà 14 anni, fino al 2043. Il suo potere in Italia durerà ininterrottamente così per più di un ventennio”
(Mario Adinolfi su Facebook – 26 novembre)
2) “Alle elementari copiavamo da quello più bravo, sempre che non fosse infame”, racconta il vicepremier
Matteo Salvini durante un comizio a Napoli: “Mentre i nostri figli lavorano con l'intelligenza artificiale, noi a scuola al massimo copiavamo da quello più bravo che avevi vicino, sempre che non fosse infame e non ti facesse copiare. Tutti hanno avuto in classe quello bravo che vai a capire il perché, ti chiudeva il compito. Ma cosa ti toglie, se mi fai vedere una disequazione?”
(Il Mattino – 25 novembre)
3) Normanni, Cartaginesi, Pirati illirici
“Il Ponte sullo Stretto? Anche per evacuare in caso di attacchi da sud”: la strategia di Tajani contro (misteriosi) aggressori. La spiegazione del ministro degli Esteri: “Io ho una visione della sicurezza molto ampia”, “esiste anche un fianco sud della Nato”
(Il Fatto Quotidiano – 21 novembre)
4) La famiglia nel bosco
David Parenzo contro Matteo Salvini e Giuseppe Cruciani a La Zanzara. Il vicepremier: “Ho faticato a dormire sapendo che qui bambini da 7 o 8 notti sono in una casa famiglia”. Parenzo: “Ma pensasse ai treni sempre in ritardo...”
(Virgilio Notizie – 26 novembre)
5) Spid
In occasione dell’omologazione della pista da bob di Cortina, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Salvini elogia inavvertitamente il bob sponsorizzato Only Fans
(Il Dolomiti – 19 novembre)
6) Stranger things
“Maranza e baby gang a Milano non sono una serie TV, ma un problema reale. E non servono effetti speciali: purtroppo è tutto vero. La Lega risponde con la legge anti-maranza”
(Lega, profilo ufficiale, su Instagram – 26 novembre)
7) Ostriche, tartufi e birra
Claudio Lotito firma 266 emendamenti alla manovra di Giorgetti. Meno tasse sulla birra e sulle ostriche. Dal presidente della Lazio e senatore azzurro una valanga di emendamenti alla legge di Bilancio. Detrazioni sull’acquisto pure di tartufi da piccoli cercatori, agevolazioni agli autotrasportatori e un aiutino pure al settore florovivaistico: 500 mila euro l’anno per scontare di 0,1 euro ogni vaso acquistato
(Open – 21 novembre)
8) Santanchè
“Il ristorante del mio compagno unico aperto durante Milano-Cortina? È uno svantaggio. Perdita di tempo rispondere a queste domande”. La ministra del Turismo risponde con sdegno alle domande dei cronisti: “Non è positivo rimanere aperti in un periodo in cui sappiamo che non ci saranno turisti”
(Il Fatto Quotidiano – 24 novembre)
9) Sucate
@you_trend: “È dal 2009 che Marco Rizzo non viene eletto nelle istituzioni. Negli ultimi 16 anni si è infatti candidato 10 volte per ruoli diversi: sindaco (Collegno e Torino), presidente di regione (Umbria e Veneto), presidente di provincia (Grosseto e Trento), deputato”. Tra i commenti spunta proprio lo spiegone di Rizzo: “In serietà: se uno ha un progetto politico, lo porta in giro indipendentemente dal risultato immediato ed anche dalle poltrone che ottiene. In termini più pratici invece me lo sucate”
(Instagram – 26 novembre)
10.1) “Genny 'o miracol(ato)”, sul filo
Regionali in Campania, tutti gli eletti: Gennaro Sangiuliano ce la fa per 300 voti, flop di Maria Rosaria Boccia. Plebiscito per Pellegrino Mastella, figlio di Clemente. Pessimo risultato per Pasquale Di Fenza, consigliere regionale uscente, che era stato sostenuto con video comizi social anche dalla tiktoker Rita De Crescenzo
(Corriere Napoli – 26 novembre)
10.2) Boccia non ci sta
“Se la mia carriera politica finisce qui? Assolutamente no, penso di candidarmi in Parlamento alle Politiche del 2027”
(Maria Rosaria Boccia ospite di Un Giorno da Pecora, su Rai Radio 1 – 26 novembre)
10.3) Accanimento mediatico
Adopera il logo della Camera per promuovere diete mediterranee, Montecitorio annuncia diffida per Maria Rosaria Boccia. Il “marchio” di Montecitorio usato in una serie di post social, Boccia aveva lavorato all'intergruppo dedicato. L'imprenditrice di Pompei replica denunciando “accanimento mediatico” e violazioni della privacy
(Corriere del Mezzogiorno – 26 novembre)
10.4) Rita De Crescenzo: “Non mi hanno fatto votare”
Ecco perché non era nell'elenco degli elettori: durante alcuni controlli per la residenza è risultata irreperibile. Ma lei si difende: “Una ingiustizia, mi notificano documenti anche i carabinieri e poi dicono che non mi trovano a casa. Ma se pochi mesi fa ho votato per Conte”
(Corriere del Mezzogiorno – 24 novembre)
11) Joe Formaggio
Tra gli esclusi eccellenti Joe Formaggio. Da sindaco di Albettone ha attaccato persone migranti, rom, lgbtq. Una nostalgia dichiarata (“Al ristorante ho il busto di Mussolini”), è stato accusato di aver palpeggiato platealmente la consigliera leghista Milena Cecchetto, anche lei tra i non eletti
(Domani – 25 novembre)
12) La “palestinese napulitana”
Fuori anche Souzan Fatayer, paladina dei diritti dei palestinesi. La “palestinese napulitana in leggerissimo sovrappeso”, così l'aveva definita il giornalista Paolo Mieli su Radio 24, per poi scusarsi immediatamente
(Domani – 25 novembre)
13) Chiamatemi “free vax”
Fa discutere il nome di Riccardo Szumski, che entra in Consiglio con il 5,1% dei voti con la sua lista “Resistere Veneto”. Un passato da leghista (anzi lighista, nel senso di Liga Veneta), ex medico diventato celebre durante la pandemia per le sue posizioni critiche nei confronti dei vaccini e del green pass (e per questo radiato dall'ordine dei medici)
(Domani – 25 novembre)
14) “Ora sono perfettamente ricandidabile”
Luca Zaia ci ha messo pochissimo a ritirare fuori la questione del suo quarto mandato, appena finite le regionali in Veneto
(Il Post – 24 novembre)
15) La mossa
FdI dopo la sconfitta alle regionali: “Cambiamo la legge elettorale”. Il capo organizzativo del partito Giovanni Donzelli: “Lo facciamo per la stabilità”; C’è un motivo se Fratelli d’Italia insiste: vuole cambiare in fretta la legge elettorale per non correre rischi in vista del voto nel 2027. E qualche rischio in effetti c'è
(La Repubblica e Il Post – 25 novembre)
16) Presidentah, prefettah, falegnamah
“Parità di genere non è farsi chiamare 'falegnama'. Parità vuol dire non dover scegliere tra un posto di lavoro e poter mettere al mondo un bambino”. Lo ha detto Giorgia Meloni a Padova, al comizio del centrodestra a sostegno di Aberto Stefani
(Agenzia Vista – 19 novembre)
17) Il codice genetico
Femminicidi, Nordio: “Il codice genetico dell'uomo non accetta la parità”. Il ministro della Giustizia è intervenuto alla Conferenza internazionale contro il femminicidio a Roma
(SkyTg24 – 21 novembre)
18) “L’uomo è abituato a dominare la donna da millenni”
Nordio ribadisce a Stresa la frase nella bufera. Il ministro della Giustizia ribadisce che la parità va costruita culturalmente. Critiche sul riferimento al “codice genetico”: “Ho detto quello che pensano tutti e che dico da sempre: l’uomo da millenni è abituato a dominare”
(La Stampa – 22 novembre)
19) Interviene Roccella
“Non c'è legame tra l'educazione sessuale e il calo delle violenze contro le donne”: è polemica per le parole della ministra per la Famiglia Eugenia Roccella a margine della Conferenza internazionale contro il femminicidio
(L'Espresso – 21 novembre)
20) “Fatti positivi”
“Noi abbiamo bisogno di capire quali sono gli strumenti veramente efficaci se non vogliamo essere ideologici nei confronti della diminuzione della violenza contro le donne. Fra l’altro in Italia c’è stata una piccola diminuzione. Certo, ogni donna che viene uccisa è troppo, ma bisogna anche fare l’inverso. Ogni donna che non viene uccisa è un fatto positivo (…)”, ha aggiunto Roccella a margine della conferenza
(Askanews – 21 novembre)
21) “Le donne bone possono rifugiarsi a casa mia”
La frase shock di Vittorio Feltri. Era il 22 maggio 2025 quando su Rai 3 a “Donne sull’orlo di una crisi di nervi”, Piero Chiambretti invitava Vittorio Feltri a commentare il consiglio del ministro Carlo Nordio alle donne vittime di violenza di rifugiarsi “in chiesa o in farmacia”. “E se sono chiuse?”, chiedeva Chiambretti, “dove vanno queste donne che vengono inseguite dai maniaci e dagli stalker? Lei non potrebbe consigliare altri posti eventuali dove queste signore si possono rifugiare?”. E Feltri: “A casa mia, se sono bone”. Quelle parole di Feltri ora costano alla Rai una diffida
(La Stampa – 21 novembre)
22.1) Semplicemente D'Anna, ex Forza Italia
Milano, insulto choc del casertano Vincenzo D'Anna a Valentina Pitzalis: “A qualcuno la moglie piace cotta”. Il grave insulto postato dall'ex senatore e biologo, alla donna ustionata e resa invalida dal marito 14 anni fa. Pitzalis è in prima linea contro la violenza di genere ed è intervenuta davanti a 2.300 studenti milanesi. Il commento dell'ex senatore “catturato” da Selvaggia Lucarelli. È sotto il resoconto dell'accorata testimonianza di Valentina, sfregiata dal marito, che D'Anna ha digitato la frase (errori grammaticali inclusi): “C’è a chi piace cruda ed a chi cotta la moglie”
(Corriere Milano – 23 novembre)
22.2) La toppa...
D'Anna rimuove la frase inopportuna e offensiva e poi decide di rilasciare alcune dichiarazioni: sostiene di essere vittima di una “speculazione indegna”, di “feroci attacchi”, di essere stato frainteso. Si lamenta della “cloaca” dei social, dove imperverserebbero “moralisti” incapaci di cogliere “il senso”. Che a suo avviso era semplice: di trattava di “una risposta sarcastica” alla domanda che Pitzalis stessa aveva posto pubblicamente. La donna aveva detto: “Se fosse ancora vivo gli chiederei solo perché?”. Lui immagina di rispondere in quella veste. Una risposta “metafisica”, come dirà poi in altre occasioni, attribuita a quella “povera vittima” (...). Sulla possibilità di chiedere scusa, si apre: “Non ho problemi a chiedere scusa se ho suscitato sdegno”
(TgCom24 – 24 novembre)
23) Romanzi fantasy
Silvana De Mari, scrittrice di romanzi fantasy per bambini nonché ex medico (è stata radiata dall’Ordine in seguito alle sue posizioni no-vax e anti–LGBT) tuona sulle gemelle Kessler: “I loro spettacoli sexy facevano male ai bambini”. In un lungo articolo su La Verità ha tracciato un profilo del declino dei costumi in Italia: “I bambini non sapevano che quel tipo di donna era considerata più desiderabile della loro madre con la gonna e le scarpe normali”
(CinemaSerieTv.it – 26 novembre)
24) Mazzette per mignotte
“Se i nostri aiuti all'Ucraina diventano mazzette per le mignotte io non ci sto”
(Il vicepremier Salvini alla festa nazionale della Lega Lombarda; Il Foglio – 24 novembre)
25) “Gli oligarchi RUSSI spendono quei soldi per comprare gabinetti d'oro, ville di lusso, e yacht”
“Il mio discorso in Plenaria a Strasburgo di questa mattina durante il dibattito su 'Posizione dell'UE a favore di una pace giusta e duratura per l'Ucraina'. Nella concitazione dell'intervento ho detto 'oligarchi russi' ma, chiaramente, mi riferivo agli 'oligarchi ucraini'”
(L'eurodeputato leghista Roberto Vannacci, su X – 26 novembre)
26) Case study
“Avete visto? Mi studiano all'università, che onore. Pensate un po', in soli due anni sono passato da generale, a scrittore di successo, eurodeputato più votato, vicesegretario della Lega, e oggi persino oggetto di studio all'università. Piccoli Pucciarelli crescono”. A Cagliari la tesi di laurea sul linguaggio d’odio, Vannacci: “Se vuole la dedica io ci sono”
(L'Unione Sarda – 22 novembre)
27) La sinistra brasiliana
Ansa: “Niente più ricorsi, Bolsonaro dovrà scontare 27 anni”. La Corte Suprema brasiliana decreta l'esecutività della pena. La @LegaSalvini non ci sta: “Anche in Brasile, la sinistra usa ogni mezzo pur di fermare i propri avversari. Una vergogna: solidarietà all’ex presidente”
(X – 25 novembre)
28) Il tacchino Gobble
Donald Trump grazia il tacchino Gobble che gli risponde con un gloglottio. Il presidente scherza: “Quando ho visto le foto dei tacchini volevo chiamarli Chuck e Nancy, ma in quel caso non li avrei graziati”
(RaiNews.it – 26 novembre)
29) La notizia sta facendo il giro del mondo, da El Pais al New York Post
Mantova, ecco la foto dell'uomo travestito per sembrare la madre e incassare la pensione: “Scoperto dal collo. Per anni ha tenuto il suo corpo mummificato”. Capelli corti con taglio femminile, un filo di trucco, camicetta fantasia anni Settanta, un giro perle e orecchini a clip old style: è l'immagine consegnata dall'uomo, ora sotto inchiesta, all' Anagrafe del comune di Borgo Virgilio
(Corriere della Sera – 24 novembre)
30) Ciao Ornella, icona
(Il Fatto Quotidiano – 23 novembre)
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