Politica
2 dicembre, 2025Alcuni amministratori di centrosinistra iniziano a smarcarsi dalla Relatrice speciale per quel "ma" pronunciato dopo aver condannato il blitz a La Stampa ("che sia un monito..."). Il capoluogo emiliano-romagnolo difende l'onorificenza ma specifica che è "per il lavoro all'Onu"
La figura di Francesca Albanese inizia a dividere il centrosinistra. All’interno del Partito democratico e delle diverse anime che lo compongono a dire il vero non tutti vedevano di buon occhio la relatrice speciale delle Nazioni Unite. Ma ora, dopo le polemiche legate a quel “ma” pronunciato dopo aver espresso solidarietà alla Stampa per il blitz subito da manifestanti pro-Pal - “condanno” l’attacco alla redazione del quotidiano torinese, “ma questo deve essere anche un monito alla stampa per tornare a fare il proprio lavoro” -, qualche sindaco dem inizia a smarcarsi.
Firenze
È il caso di Sara Funaro, sindaca di Firenze, che ha stoppato il conferimento della cittadinanza onoraria ad Albanese. “Firenze è città di ponti e di pace, pur riconoscendo il suo importante lavoro svolto come relatrice Onu, Albanese in più occasioni ha dimostrato di mandare messaggi che portano a dividere nella causa comune a difesa del popolo palestinese. Per questo come sindaca della città di Firenze non ritengo opportuno consegnarle la cittadinanza onoraria”, ha detto ieri Funaro. Domani i nodi (e le varie sensibilità) del centrosinistra verranno al pettine, con il voto in Consiglio comunale.
Bologna
Storia diversa a Bologna, dove la maggioranza che governa il capoluogo emiliano-romagnolo intende tirar dritto sulla difesa della cittadinanza onoraria già conferita lo scorso sei ottobre. Ieri - primo dicembre - in Consiglio comunale il centrosinistra ha votato sì l’ammissibilità della mozione delle opposizioni per revocare l’onorificenza ma non la sua trattazione d’urgenza. “Penso che quello che è successo alla Stampa sia una cosa gravissima – ha spiegato la capogruppo Pd Giorgia De Giacomi – ma i motivi per cui è stata data questa cittadinanza sono altri e sono legati al lavoro che ha fatto Albanese all’interno dell’Onu”.
Napoli, Reggio-Emilia e Lecce
Non solo Bologna e Firenze. Anche a Napoli il sindaco Gaetano Manfredi frena, dopo il via libera del Consiglio comunale dello scorso agosto alla cittadinanza onoraria per Albanese che ora attende la sua delibera: “La proposta è stata votata dal Consiglio comunale, ma ritengo doverose una ulteriore valutazione e una riflessione condivisa”. Marco Massari, il primo cittadino di Reggio-Emilia (già finito al centro di di un “rimprovero” di Albanese: "Prometta di non citare più il 7 ottobre"): “La posizione espressa da Francesca Albanese sull’attacco squadrista alla redazione della Stampa non mi trova per nulla d’accordo. Davanti a gesti che puntano a intimidire i giornalisti, è fondamentale respingere, senza alcun distinguo, ogni minaccia. Ma le abbiamo conferito il Primo Tricolore per la sua meritoria attività di relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati e non per le sue prese di posizione”. E Vito Leccese, sindaco di Lecce, rivendica la donazione delle chiavi delle città ma premette: “La dichiarazione di Albanese è lontana dai valori in cui credo. Giustificare la violenza come un monito, anche solo con un’uscita infelice, non dovrebbe mai accadere”.
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