L'accusa è di "favoreggiamento". Secondo il migrante, "le condotte di Meloni, Nordio e Piantedosi hanno sottratto il funzionario libico alla giustizia"

Lam Magok Biel Ruei, 32 anni e originario del Sud Sudan, ha attraversato l'inferno libico per cercare protezione in Europa. Durante il tragitto, è stato incarcerato nelle prigioni di Al-Jadida e Mitiga, in Libia. Qui ha conosciuto Osama Almasri, diventando suo malgrado vittima e testimone delle torture del funzionario su cui pende un mandato d'arresto della Corte penale internazionale. "Ho preso così tante botte che pensavo di morire” ha raccontato in diverse interviste. Almasri, nonostante le accuse gravissime a suo carico, è stato scarcerato e riportato in Libia dalle autorità italiane, dopo un fermo durato poche ore. "Il silenzio del ministro Carlo Nordio è stato chiaramente funzionale alla liberazione di Almasri", ha affermato Lam Magok Biel Ruei. Così, aiutato dall'avvocato Francesco Romeo, ha deciso di denunciare il governo italiano per favoreggiamento. Secondo l'atto depositato, "le condotte di Nordio, Matteo Piantedosi e Giorgia Meloni hanno sottratto il torturatore libico alla giustizia".

 

La dichiarazione di Lam Magok Biel Ruei

 

"Io sono stato vittima e testimone di queste atrocità, orrori che ho già raccontato alla Corte penale internazionale. Ma il Governo italiano mi ha reso vittima una seconda volta, vanificando la possibilità di ottenere giustizia sia per tutte le persone, come me, sopravvissute alle sue violenze, sia per coloro che ha ucciso sia per coloro che continueranno a subire torture e abusi per sua mano o sotto il suo comando. Una possibilità che era diventata concreta grazie al mandato d'arresto della Corte penale internazionale e che l'Italia mi ha sottratto. Faccio questo nella convinzione che l'Italia si possa ancora definire uno Stato di diritto, dove la legge è uguale per tutti, senza subire sospensioni o eccezioni, e dove le persone definite pericolose a causa dei crimini commessi vengano consegnate alla giustizia e non ricondotte comodamente nel luogo dove hanno commesso e continueranno a commettere atrocità".