Mattarella: "La mafia può essere vinta, dipende da noi. Ogni ambito è stato colpito da questo flagello"

Il messaggio del presidente della Repubblica nella Giornata in memoria delle vittime innocenti di mafia: "Superare rassegnazione e indifferenza". A Trapani la manifestazione nazionale promossa da Libera

I nomi delle vittime di mafia "sono parte della nostra memoria collettiva, ed è nei loro confronti che si rinnova, anzitutto, l'impegno a combattere le mafie, a partire dalle Istituzioni ai luoghi della vita quotidiana, superando rassegnazione e indifferenza, alleate dei violenti e sopraffattori. La mafia può essere vinta. Dipende da noi: tanti luminosi esempi ce lo confermano". Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della giornata in memoria delle vittime innocenti di mafia ha voluto ricordare i 1.101 nomi caduti per mano della criminalità organizzata. Una violenza, quella mafiosa, che Mattarella conosce personalmente: il 6 gennaio del 1980, Cosa nostra ha ucciso nel capoluogo siciliano il fratello del capo dello Stato, Piersanti Mattarella, all’epoca presidente della regione Sicilia, un nome che si aggiunge agli altri 1.100 che vengono ricordati uno a uno, ogni anno, il 21 marzo. “Un giorno solenne di ricordo e di impegno civile per affermare valori essenziali per la salute della nostra comunità - ha aggiunto Mattarella -. L'impegno quotidiano per la pratica della legalità, la lotta contro tutte le mafie, contro le consorterie criminali che generano violenza e oppressione, contro zone grigie di complicità che ne favoriscono affari e diffusione, vede operare tutti i cittadini che desiderano vivere in una società coesa e rispettosa dei diritti di tutti”.

 

“Ricorrono trent'anni - ha sottolineato il capo dello Stato - da quando Libera e altre associazioni hanno intrapreso un percorso importante di sensibilizzazione e mobilitazione civile fino a far sì che una legge dello Stato istituisse la ‘Giornata nazionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie’, per esprimere doverosa solidarietà nei confronti delle vittime innocenti uccise dalla mano mafiosa. Ogni ambito è stato colpito da questo flagello: servitori della Repubblica, donne e uomini che si battevano per migliorare la società, imprenditori e cittadini che hanno respinto il ricatto del crimine, persone semplici finite sotto il tiro degli assassini". “Il vento della memoria semina giustizia” è il titolo della trentesima edizione della giornata in ricordo della vittime innocenti di mafia - promossa da Libera e Avviso pubblico - che si celebra a Trapani. Nella città fino a poco fa sotto il controllo di Matteo Messina Denaro, morto il 25 settembre del 2023 dopo essere arrestato, dopo 30 anni di latitanza, a gennaio dello stesso anno.

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