Non sarà ascritto alla fattispecie dell'aggiotaggio, ma quanto dichiarato oggi da Giorgia Meloni nell'Aula del Parlamento sui titoli di Stato italiani è sbagliato. Al punto da far scuotere la testa al ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, seduto al suo fianco durante il question time a Montecitorio. "Sapete che non ho mai reputato lo spread un totem, ma oggi è sotto i 100 punti". Ovvero, "i titoli di Stato italiani vengono considerati più sicuri dei titoli di Stato tedeschi. Penso che una riforma importante che ha fatto questo governo sia stata quella della serietà, della fine delle politiche dei bonus utili per il consenso ma dannose per economia e lavoratori". Una fake news: lo spread indica il differenziale tra i rendimenti che gli investitori possono avere acquistando il debito di due diversi Stati. Quando in Italia si parla genericamente di spread, ci si riferisce al differenziale tra Btp decennali italiani e gli omologhi Bund tedeschi, ma restando nell'ordine del punto percentuale - cioè intorno ai 100 punti base - significa che il mercato pretende dall'Italia un rendimento maggiore per sottoscrivere i suoi titoli. L'errore finanziario di Meloni ha sconcertato le opposizioni. Il senatore Antonio Misiani, responsabile economico Partito democratico, ha chiesto che qualcuno "spieghi alla premier che ha detto una colossale scemenza".