La Toscana lavorerà per arrivare a una piattaforma condivisa affinché possa approdare in Parlamento una proposta di legge che chieda il riconoscimento dello Stato di Palestina. “Ritengo che sia importante che l'Italia riconosca lo Stato di Palestina: partendo dalla Regione Toscana cercherò di creare le condizioni per una proposta di legge che, come dice la nostra Costituzione, se sostenuta e approvata da cinque Regioni si impone nel Parlamento nazionale, e può portare appunto l'Italia al riconoscimento dello Stato di Palestina”, ha affermato il presidente Eugenio Giani, a margine della firma di un accordo con la Collettività territoriale della Corsica.
“Ritengo che per dare la maggiore possibilità di aiuto si debba riprendere l'iniziativa politica dei 'due popoli, due Stati'. Israele dopo la Shoah ebbe la possibilità di costituirsi il suo Stato - ha aggiunto - . Contemporaneamente i palestinesi, che sono prevalentemente concentrati sulla striscia di Gaza e in Cisgiordania, devono avere a tutti gli effetti uno Stato con un territorio, questo; uno Stato con i suoi abitanti e il suo popolo, con la sua cultura e la sua sovranità. Lo Stato di Palestina garantirebbe, sicuramente molto meglio di ora, di evitare le scorribande armate di Israele, animate soprattutto dal governo Netanyahu".
Per Giani “con uno stato di Palestina ci sarebbe la possibilità, a livello internazionale, di una solidarietà che poi possa dare in quel territorio la possibilità di crescere e svilupparsi, di ritrovare nel dialogo le condizioni di pace, isolando anche il terrorismo di Hamas che è stato la base dell'effetto a catena che ha portato alla devastante situazione attuale”. Sull’eventuale boicottaggio di Israele, il presidente toscano ha spiegato di non essere “assolutamente contrario”. Ma, ha aggiunto, a sede è il Consiglio regionale, è lì che si può approvare un atto di questo genere, guardiamo quali”.
La Toscana seguirà l’esempio della Puglia? Qualche giorno Michele Emiliano, del Partito democratico come Giani, ha infatti annunciato lo stop di ogni rapporto commerciale con Israele, diventando il primo presidente di regione in Italia a prendere una decisione del genere. “Ritengo che verso il governo Netanyahu - ha detto Giani - tutte le azioni possibili di sospensione di ogni rapporto, di presa di posizione forte, siano necessarie: diverso è se invece si generalizza, e si va verso tutto il popolo di Israele, ci sono anche tutti quegli israeliani che in questo momento protestano, ci sono tutte quelle comunità in Italia e in Europa che prendono posizioni ferme di dissenso da Netanyahu. Dobbiamo favorire la coscienza vera di un'Israele libero e in pace. Nel 1994 venne conferito il premio Nobel per la pace a Rabin, Peres, Arafat: dobbiamo ritornare a quel clima, e per far questo non dobbiamo generalizzare”.
Politica
3 giugno, 2025Negli scorsi giorni, la Puglia di Michele Emiliano ha bloccato ogni rapporto commerciale con Israele
La Toscana sta lavorando per il riconoscimento della Palestina. Eugenio Giani: "Servono cinque Regioni per una proposta di legge"
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