“Sono sinceramente stupita dallo stupore” del ministro Carlo Nordio. La prima presidente della Corte di cassazione, Margherita Cassano, replica agli attacchi del centrodestra e del governo sulla relazione con cui gli ermellini hanno fortemente criticato, nel merito e nel metodo, il decreto Sicurezza. “Non c’è un’invasione di campo – ha assicurato Cassano in un’intervista al Corriere della Sera – si tratta di analisi di tipo tecnico-scientifico che mettiamo a disposizione di tutti i giudici per migliorare complessivamente la qualità dell'interpretazione delle leggi”. Il parere della Suprema corte è contenuto nel Massimario in cui gli ermellini sistematicamente analizzano la giurisprudenza di legittimità.
"Nel merito delle relazioni non voglio entrare – ha aggiunto la presidente –. I giudici della Corte si pronunceranno quando arriveranno ricorsi che dovessero prospettare problemi di applicazione delle nuove leggi. Non c'è alcun condizionamento perché da queste relazioni non deriva alcun automatismo”. Cioè non sono vincolanti e non hanno alcun effetto concreto sul decreto, ma segnano comunque un punto con cui il governo deve fare i conti. E la risposta del centrodestra è stata quella di criticare il parere della Corte. Le parole più dure sono arrivate dal capogruppo di Forza Italia in Senato, Maurizio Gasparri, secondo cui “l’ufficio dove viene redatto il Massimario della Cassazione è stato occupato da esponenti dell’estrema sinistra dei centri sociali”.
"Le critiche nel merito sono legittime, ci mancherebbe", ha precisato la prima presidente di Corte di Cassazione, ma "prima di accusare bisognerebbe conoscere il complesso delle attività che istituzionalmente fanno capo alla Cassazione". "Non c'è invasione di campo", ha aggiunto, "noi rispettiamo profondamente la politica, il Parlamento e il governo, ma ci auguriamo che altrettanto rispetto sia nutrito nei confronti della magistratura”.
Lo scontro è destinato a inasprirsi dopo che la Cassazione, in una relazione stilata lo scorso 18 giugno ma resa nota ieri da Il Manifesto, ha criticato anche il protocollo Italia-Albania sui migranti. Nelle 48 pagine si evidenziano numerose criticità dell’accordo, spiegando che "la dottrina ha espresso numerosi dubbi di compatibilità con la Costituzione e con il diritto internazionale, soffermandosi poi specificamente sul rapporto tra il Protocollo e il diritto dell’Unione".
“Prima hanno difeso chi occupa le case dei privati cittadini e hanno scritto una serie di fanfaluche sul provvedimento giustamente approvato dal Parlamento nelle scorse settimane, ora arrivano a contestare le intese tra l’Italia e Albania in materia di immigrazione – ha continuato Gaparri –. Pertanto, auspichiamo che venga finalmente denunciata questa occupazione degli uffici della Cassazione, di cui non si ha una notizia ufficiale, da parte di estremisti dei centri sociali che si sono impossessati delle postazioni e scrivono quello che pensano loro, spacciandosi per esponenti del Massimario della Cassazione. Non c’è altra spiegazione. Lo dico certamente con tono ironico, ma nella speranza che sia davvero così”, ha concluso il presidenti dei senatori azzurri.