Politica
16 luglio, 2025Il caso denunciato dall'attore Luca Zingaretti: "Ma non vi vergognate?". Il politico: "È compito della scorta valutare le condizioni di sicurezza". Ma quando gli viene chiesto se ritenga corretto superare gente in coda, il meloniano non risponde
Tutto è partito da un video diventato virale di Luca Zingaretti, che sui social ha raccontato che “la moglie di un politico italiano” ha saltato la fila all’aeroporto di Fiumicino. Dopo ore di supposizioni e ricerche, si è scoperto che la donna era Olga Sokhnenko, moglie del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. “È passata davanti a tutti, con la scorta che gli ha fatto: ‘Prego, prego’ – ha spiegato l’attore, fratello dell’ex segretario del Partito democratico e ora europarlamentare, Nicola Zingaretti –. Ma dico: ma non vi vergognate? Ma non vi vergognate, anche per andare in vacanza? Vergognatevi”. All’indomani della denuncia, Urso in un’intervista a Repubblica ha cercato di spiegare quanto successo il giorno prima.
Il ministro ha raccontato di aver accompagnato il figlio e la moglie in aeroporto “prima di andare al ministero”, senza però dire di aver effettivamente saltato la fila. “È compito della scorta – ha spiegato – la valutazione delle condizioni di sicurezza. Mi rammarico se questo possa aver recato disagio ad altri. Non è nel mio stile, come sa chi mi conosce”. Quando gli vengono chieste spiegazioni su quanto accaduto a Fiumicino e sulle ragioni dell’irritazione di Luca Zingaretti, il ministro Urso ripete più volte di non aver “notato nulla” perché era “al telefono”. Precisa però di essere stato lui a portare la valigia. Alla domanda finale, se ritenga corretto saltare la fila, il ministro non risponde.
Dopo la pubblicazione dell'intervista, Urso ha scritto una lettera a Repubblica, in cui sostiene che "non è corretto affermare che non abbia risposto alla domanda se ritenevo giusto scavalcare la fila, perché la risposta era già contenuta nell’affermazione precedente" in cui il ministro evidenziava "che 'è compito della scorta la valutazione delle condizioni di sicurezza', la quale deve decidere in totale autonomia, come prescrive la circolare interna del servizio scorte". Poi, Urso rende nota "una lettera minatoria con due proiettili", arrivata al Mimit il 27 ottobre del 2023, "in cui si faceva esplicito riferimento alla possibilità di colpire mia moglie, se non avessi cambiato atteggiamento in riferimento alle mie attività istituzionali sulle procedure di Golden power che, come noto, sono coperte da riservatezza Anche per questo - ha aggiunto - io e mia moglie abbiamo deciso di mantenere una particolare discrezione e cautela".
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