Politica
26 luglio, 2025Articoli correlati
Il Campidoglio spiega che i cartelloni sul decreto Sicurezza violerebbero le "norme vigenti" sugli spazi pubblicitari. Entrambi i manifesti al centro dello scontro, uno sugli scippi e l'altro sulle occupazioni, contengono immagini di persone di etnia rom e straniere
La Lega ha attaccato subito gridando alla “censura” e al “bavaglio comunista” dopo che il Comune di Roma guidato da Roberto Gualtieri ha chiesto di far rimuovere alcuni suoi manifesti sul decreto Sicurezza, comparsi negli scorsi giorni in giro la capitale. Il Campidoglio rimanda al mittente le accuse e spiega che quei cartelloni siano stati fatti togliere non per “censura” ma perché, contenendo “stereotipi legati all’appartenenza etnica”, violerebbero le “norme vigenti” che regolano gli spazi pubblicitari. “Si tratta - si legge in una nota diffusa dal Comune - di un atto adottato autonomamente dagli uffici competenti, a seguito di esposti pervenuti da cittadini. Resta ovviamente possibile - conclude il Campidoglio - presentare formale ricorso contro la decisione o proseguire la campagna pubblicitaria, modificando i contenuti in modo da renderli conformi al Regolamento”.
Sono due i manifesti finiti al centro di una battaglia diventata subito politico, con il Carroccio che ha attaccato il Comune guidato dal Partito democratico. Uno di questi recita “Scippi in metro? Ora finisci in galera senza scuse”, con l’immagine di una persona di etnia rom accompagnato da un poliziotto. Nell’altro c’è scritto “Occupi una casa? Ti buttiamo fuori in 24 ore”, corredata dalla presenza di tre persone: una sempre di entia rom, una nera e l’altra identificata dal Comune di Roma come “alternativa”.
“Il Campidoglio ha scritto una lettera per imporre 'l'immediata rimozione/copertura dei suddetti manifesti'. Si tratta di un evidente caso di bavaglio comunista, un attentato alla democrazia, un atto di arroganza, uno sfregio alla libertà di opinione, un attacco a chi lavora e ha pagato le affissioni - scrive il Carroccio -. Per tutti questi motivi, la Lega reagirà duramente in tutte le sedi, comprese quelle istituzionali. Faremo di tutto per non farci imbavagliare: il Campidoglio, anziché preoccuparsi dei manifesti della Lega, dovrebbe dirottare le energie per risolvere i problemi delle periferie o bloccare i malviventi che scippano nelle metro. Oppure il Comune di Roma pensa davvero sia urgente sguinzagliare la Polizia Locale per dare la caccia ai manifesti della Lega?”, conclude la nota della Lega, che fa anche di aver "presentato denuncia".
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