“Ma le pare possibile che (Meloni, ndr) non abbia mai citato la sanità pubblica, i dazi, dimenticato la scuola pubblica? Che non abbia detto una parola su salari e precarietà, quando questa estate un gran numero di italiani non è riuscito nemmeno a partire per le vacanze. Niente, tutto rimosso”. La segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, dalle colonne di Repubblica replica al discorso (applauditissimo) della premier al Meeting di Rimini. Uno dei tanti “monologhi senza contraddittorio”, secondo la leader dem, “discorsi autocelebrativi che negano la realtà”.

La presidente del Consiglio, dal palco della kermesse di Cl, ha attaccato le opposizioni — “profeti di sventura” — rivendicando un ruolo forte del governo anche su Gaza: mentre il centrosinistra firma le mozioni, ha attaccato Meloni, l’esecutivo salva bambini. “L’ho trovato uno dei passaggi più gravi del monologo — dice Schlein a Repubblica —. Intanto perché calpesta il ruolo del Parlamento. Su Gaza finora solo parole tardive, niente atti concreti. Non interrompono la collaborazione militare con Israele, sostenendo un governo criminale. A frenare una posizione più netta sono rimasti solo il governo tedesco e italiano. il nostro governo è ideologicamente subalterno a Netanyahu e Trump”.

Tra i passaggi principali dell’intervento a Rimini, quello sui magistrati. Accusati, come in altre occasioni, di voler ostacolare la marcia del governo. “La strategia prevede un nemico al giorno: giudici, opposizione, l’Europa, la cultura, tutto va bene pure di mascherare le magagne — ha spiegato la leader del Pd —. Vogliono sottoporre la magistratura al controllo dell’esecutivo, come sogna Trump, perché non sopportano di essere sottoposti alla legge, si credono al di sopra”.

E poi il lavoro, con Meloni che ha rivendicato i dati record sull’occupazione. Ma secondo Schlein, la premier “sceglie i dati che convengono e nega gli altri. L’economia frena, i dazi peggioreranno le cose e ancora non ci ha detto come intende aiutare imprese e lavoro. L’occupazione cresce più del Pil, e non aumentano le ore lavorate: sono dati eloquenti”.