Politica
12 settembre, 2025Il messaggio del presidente della Repubblica per la prima Conferenza europea di Ventotene per la pace e la democrazia: "È un compito destinato a riproporsi per ogni generazione, quello di inverare i valori di libertà che caratterizzarono la battaglia dei fondatori"
“Fare l'Europa per superare la logica del conflitto e delle guerre, per evitare la oppressione dell'uomo sull'uomo, per ribadire la dignità di ogni essere umano, di ogni persona. Questo fu il messaggio potente che venne dagli esponenti antifascisti reclusi nell'isola, la cui lezione di vita rappresenta un esempio per le giovani generazioni”. Nel messaggio inviato alla vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno, in occasione della prima Conferenza europea di Ventotene per la pace e la democrazia, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella torna ancora una volta sul ruolo storico che ha avuto l’Ue fin dalla sua fondazione.
Ma le parole del capo dello Stato, in un momento storico in cui la guerra si è affacciata ai confini del Vecchio Continente e le tensioni globali aumentano di giorno in giorno, non sono semplice commemorazione ma sono anche un monito affinché non si ripetano gli errori del passato. "I momenti formativi e di incontro che si succedono - si legge nel messaggio pubblicato sul sito del Quirinale - suonano conferma dell'attualità di ciò che a Ventotene, nelle sofferenze del confino, nacque. È un compito destinato a riproporsi per ogni generazione, quello di inverare i valori di libertà che caratterizzarono la battaglia dei fondatori”.
Ventotene, ha aggiunto Mattarella, “da luogo di reclusione e oppressione sull'uomo e segno dell'assolutismo che gravò sull'Italia con il regime fascista, si è trasformata da tempo in uno dei luoghi ispiratori della affermazione dei valori di pace e democrazia che contraddistinguono l'esperienza di ciò che è divenuta la Unione Europea. Un luogo — ha aggiunto — in cui vennero messi a dimora i semi della libertà e di quel federalismo che hanno arricchito il dibattito dei popoli europei verso la meta di una unione di popoli indipendenti e liberi”.
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