Luigi Di Maio come Kenshiro: arriva il videogioco “Gigi il guerriero”

Il governo è caduto, lo scenario è post-apocalittico, ma c’è un nuovo eroe che combatte per l’umanità. È la trama di un videogame dai forti contenuti satirici appena uscito

Il Presidente Mattarella gli confida i segreti della Costituzione, ma non riesce nell’impresa di insegnargli la grammatica. Il Rottamatore Matteo Renzi, accasciato a terra con un cartello da mendicante con cui elemosina voti, prova a convincerlo a unirsi al partito. Dopo la risposta negativa, lo sfida a colpi di banconote da 80 euro. Il governo è caduto, i partiti sono scomparsi, i cittadini hanno bisogno di un salvatore: incaricato di ristabilire l’ordine in questo scenario post-apocalittico è l’onesto e incorruttibile “Gigi il guerriero”.

 

Parte da queste premesse il videogioco con protagonista il ministro Luigi Di Maio, giocabile su dispositivi mobile, che unisce satira politica a mosse di arti marziali. E che colleziona le presenze di tanti protagonisti della scena istituzionale italiana: da Giuseppe Conte a Vittorio Sgarbi, da Renato Brunetta a Vincenzo De Luca.

 

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«Ho immaginato il gioco come una realtà alternativa, dove ogni personaggio è dotato di particolari poteri, dalla forza bruta di Salvini alla capra di Sgarbi, e combatte per la supremazia in Italia», spiega Simone Di Giorgi, sviluppatore di “Gigi il guerriero”. A ispirare Di Giorgi sono stati infatti, oltre la passione per la politica italiana, Ken il guerriero e Punch mania, riadattati e attualizzati in questa veste parodica.

 

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«La politica italiana mi ha dato grandi spunti, mi ha permesso di esasperare atteggiamenti e personalità già di per sé inclini alla caricatura». Tutti i dialoghi, che potrebbero verosimilmente appartenere al mondo della fantasia, sono invece registrazioni reali, frutto di ore e ore di meticolosa ricerca. Dal «sentir una capra come te parlare della cultura italiana, della bellezza italiana […] è veramente di una dolcezza, di una tenerezza che merita soltanto di essere ascoltata» all’«è meglio essere appassionati di belle ragazze che gay».

 

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Lo sviluppo del videogioco, all’apparenza semplice, ha impiegato quasi due anni, in cui Di Giorgi e colleghi dal venerdì alla domenica, «con grande programmazione e documentazione, e con molte difficoltà dovute all’adattamento per mobile», hanno unito tecnica, passione e inventiva, fino a rispettare la data di uscita prefissata del 22 settembre. Il gioco ha una vera e propria trama e «se andrà bene ci sarà un sequel, non so ancora se in questa modalità o a fumetto, ma cercherò di portare avanti questa storia».

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