Il numero dei decessi potrebbe aumentare per i feriti gravi. Le autorità: "Danni senza precedenti". Distrutto un tempio buddista di 1.300 anni

La Corea del Sud è attraversata da giorni da diversi incendi boschivi. Il bilancio delle vittime è di almeno 24 morti e 12 feriti gravi. Tra i decessi si segnala anche il pilota di un elicottero dei vigili del fuoco. Numerosi i roghi ancora attivi in varie zone del Paese. "Per tutta la notte il caos è continuato: le linee elettriche e di comunicazione sono state tagliate in diverse zone e le strade sono rimaste bloccate", ha riferito il presidente ad interim della Corea del Sud, Han Duck-soo, il 26 marzo. Gli incendi stanno minacciando anche il patrimonio Unesco del Paese. Un tempio buddista di 1300 anni è andato già distrutto.

 

Le fiamme, alimentate dal vento, hanno causato "danni senza precedenti", secondo quanto dichiarato da un funzionario del ministero degli Interni di Seul. Nel sud-est del Paese, circa 27 mila persone sono state costrette a evacuare, compresi migliaia di detenuti, trasferiti dalle carceri della zona. Il governo ha innalzato il livello di allerta al massimo. Stando ai dati diffusi dalle autorità, gli incendi boschivi, iniziati venerdì 21 marzo, avrebbero carbonizzato 17.520 ettari, almeno l'87% dei quali nella sola contea di Uiseong, nella parte orientale del Paese. Secondo i media locali, si fa strada l'ipotesi che i roghi siano stati causati da un errore umano.

 

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