Televisione
1 ottobre, 2025Sono giorni di silenzioso fermento ai piani alti dell’informazione di Viale Mazzini. Nelle redazioni dei telegiornali si stanno preparando alcune partite decisive per gli equilibri interni e la ridefinizione delle linee editoriali
Sono giorni di silenzioso fermento ai piani alti dell’informazione Rai. Nelle redazioni dei telegiornali si stanno preparando alcune partite decisive per gli equilibri interni e la ridefinizione delle linee editoriali. Tra Job Posting interni, pensionamenti imminenti e voci di rientri eccellenti, si muove una macchina complessa, in cui ogni nomina ha un peso politico, redazionale e – inevitabilmente – simbolico.
Il fronte più caldo è il Tg1, dove si attende a breve la nomina del nuovo caporedattore del Coordinamento e di quello agli Speciali, due ruoli nevralgici per l’organizzazione delle scalette e per la regia delle trasmissioni non quotidiane. Le selezioni, come da procedura, sono passate per il Job Posting interno, ma secondo quanto trapela da ambienti interni, la direzione guidata da Gian Marco Chiocci sarebbe orientata a valorizzare figure già presenti in redazione. Non è un dettaglio di poco conto: in una Rai sempre più attenta a evitare “truppe cammellate” dall’esterno, la scelta di soluzioni interne rappresenta un segnale chiaro di equilibrio e continuità.
Partenze eccellenti, aperture delicate
Sempre al Tg1, a breve si aprirà anche il Job Posting per il nuovo capo della redazione politica. La posizione si libera dopo l’annunciata partenza di Marco Valerio Lo Prete, destinato alla prestigiosa – e delicata – guida dell’Ufficio di Corrispondenza Rai di New York. Una nomina, quella di Lo Prete, che ha suscitato apprezzamenti bipartisan, ma che apre ora un dossier sensibile: la guida della politica con le elezioni del 2027 all’orizzonte e i riflettori già puntati sulla tenuta del Governo e sulle prossime mosse dell’opposizione.
Anche al Tg2 la mappa è in movimento. Dopo il pensionamento di Carlo Pilieci, resta vacante da oltre un anno una delle poltrone da vicedirettore. Secondo fonti qualificate, a breve potrebbe liberarsi un’ulteriore casella, qualora uno degli attuali vice di Antonio Preziosi venisse promosso o spostato ad altro incarico. I nomi? Bocche cucite, ma si parla di una rosa ristretta su cui Preziosi starebbe già ragionando con l’AD Giampaolo Rossi.
RaiNews24, si cerca equilibrio
Anche Rainews24, la testata all-news della Rai diretta da Zurzolo, si prepara a nuovi ingressi. Sono infatti aperti due Job Posting interni per individuare il nuovo responsabile della redazione Società e un nuovo caporedattore per il Televideo. In questo caso, l’esigenza nasce da un turnover interno che ha svuotato alcune posizioni-chiave e dalla volontà, mai esplicitata ma ben presente, di riequilibrare il peso delle diverse aree tematiche all’interno della testata.
Non è un mistero che Rainews sia da tempo osservata con attenzione – anche politica – per la linea editoriale percepita come vicina a certi ambienti di governo. Anche per questo motivo, si guarda con interesse alle prossime nomine, che dovranno tenere insieme professionalità e pluralismo.
Le redazioni regionali tra pensionamenti e successioni
Sul fronte della Testata Giornalistica Regionale, le scadenze sono già sul tavolo. A fine ottobre andrà in pensione Massimo Donelli, storico caporedattore centrale della TGR Lombardia, figura di lungo corso e punto di riferimento per l’intera testata. La sua successione è ancora formalmente aperta, ma l’orientamento prevalente è per una soluzione interna. Una scelta di continuità in una regione considerata strategica, non solo per l’informazione locale ma anche per i riflessi nazionali che da Milano spesso arrivano a Viale Mazzini.
Ad Ancona, a febbraio 2026, toccherà a Nicoletta Grifoni lasciare la guida della redazione per raggiunti limiti d’età. Anche qui si apre un passaggio delicato, in una sede che ha avuto negli ultimi anni un ruolo molto attivo nella copertura delle vicende industriali e ambientali delle Marche.
E a Napoli, alla TGR Campania, si avvicina la fine del mandato per Oreste Lopomo, il cui quadriennio da caporedattore centrale scade a marzo. Secondo indiscrezioni raccolte da questa redazione, potrebbe lasciare l’incarico anche prima, aprendo un’altra successione delicata in una piazza tra le più seguite d’Italia.
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