Televisione
6 novembre, 2025L'audizione del conduttore di Report dopo quella in Antimafia. Porta dati, argomenti e una domanda pesante come un macigno: che fine fa il giornalismo d’inchiesta quando a essere tagliato è proprio chi costa meno e serve di più al Paese?
Nuova seduta, per il conduttore, in commissione di Vigilanza Rai. È un Sigfrido Ranucci che non arretra di un passo. Porta dati, argomenti e una domanda pesante come un macigno: che fine fa il giornalismo d’inchiesta quando a essere tagliato è proprio chi costa meno e serve di più al Paese? Oltre al conduttore di Report c'è anche il direttore della Direzione approfondimento Rai, Paolo Corsini.
“È vero che sono state ridotte puntate a molti programmi, ma qui non siamo dal pizzicarolo”, spiega. “La Rai dovrebbe valorizzare ciò che funziona e ciò che costa poco ai cittadini. Report è la trasmissione più virtuosa della prima serata e fa giornalismo d’inchiesta. Tagliarla significa mortificare chi paga il canone e mortificare il merito. Puoi essere bravissimo e coraggioso, ma alla Rai non interessa”.
Il conduttore poi torna sul caso dell’audio dell’allora ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano con la moglie Federica Corsini, trasmesso durante una puntata e che è costato alla Rai una sanzione del Garante. “Abbiamo valutato quei sei secondi come interesse pubblico. Non era un dettaglio irrilevante: era un tassello che mancava alla comprensione della vicenda”.
Sulla lunga scia di querele ricevute, il conduttore sorride amaro: “All’inizio mi pesavano. Poi mi hanno detto che quelle somme vengono accantonate e restano in azienda. Io comunque non sono mai stato condannato. Fedina penale pulita”.
La parte più delicata arriva quando Maria Elena Boschi chiede conto del presunto pedinamento dopo una puntata e del presunto “mandato” attribuito al sottosegretario Giovanbattista Fazzolari.
Ranucci, con tono misurato, risponde: ‘’Posso dire che dopo aver rivelato che il padre della premier Meloni, con cui lei non ha rapporti da anni, trasportava droga per il clan Senese, ho saputo che il sottosegretario Fazzolari ha ispirato l’attivazione dei servizi segreti per seguirmi”.
Sul tema, però, il conduttore ha chiesto di rispondere in forma secretata, precisando che i dettagli saranno forniti solo nella parte riservata della seduta. E aggiunge, per spiegare il perimetro della sua prudenza nel riferire nomi e modalità: ‘’Faccio questo mestiere da 35 anni. Quando si parla di persone dei Servizi, bisogna rispettare le istituzioni”.
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