Televisione
7 novembre, 2025Il giorno dopo, in Vigilanza Rai, il conduttore di Report ha raccontato di essere stato seguito dai servizi segreti dopo un'inchiesta sul padre di Meloni. E che sarebbe stato il sottosegretario Fazzolari a "ispirare" il pedinamento
I pm di Roma hanno chiesto di acquisire la registrazione dell’audizione di Sigfrido Ranucci, ascoltato il 4 novembre scorso dalla commissione Antimafia. La richiesta rientra nell’inchiesta sull’attentato contro il conduttore di Report, avvenuto il 16 ottobre a Pomezia. Parte della testimonianza, durata circa un’ora, era stata secretata: in quel momento Ranucci aveva chiesto di interrompere i microfoni dopo una domanda dell’ex magistrato e senatore M5s Roberto Scarpinato, che riguardava il sottosegretario Giovanbattista Fazzolari.
È stato il giorno dopo, il 5 novembre in commissione Vigilanza Rai, che Ranucci ha spiegato sinteticamente quel che aveva detto in Antimafia. E cioè che sarebbe stato pedinato da uomini dei servizi segreti e che sarebbe stato Fazzolari a “ispirare” l’attivazione dell’intelligence nei suoi confronti. Il tutto, ha aggiunto il giornalista Rai, “dopo aver rivelato che il padre della premier Meloni, con cui lei non ha rapporti da anni, trasportava droga per il clan Senese”. Per queste parole, il sottosegretario ha annunciato che denuncerà Ranucci: “Le accuse sono troppo gravi per farle cadere nel vuoto”.
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