Forse qualcuno se ne sarà accorto ma Serena Autieri è tornata nella notte di Rai Uno. Con uno show in cui canta (parecchio), sorride (tantissimo) e intervista personaggi perlopiù legati a Napoli, da cui ella stessa viene con (legittimo) orgoglio, ma questo forse è dato solo dalla necessità di risparmiare sul budget visto che gli studi si trovano nel capoluogo partenopeo. Il programma si intitola “Serenight”, ovvero un’aria intima di musica e parole in una scenografia che ricorda appunto i locali notturni vecchio stile.
Certo viene da chiedersi il motivo oscuro per cui gli autori abbiano preferito non dare un’occhiatina su Google, perché si sarebbero resi conto che esiste un integratore alimentare con lo stesso nome a base di valeriana, L-Triptofano e vitamina B6 che favorisce un fisiologico riposo notturno, concilia il sonno e spinge al rilassamento, anche in caso di stress. Costa poco, solo 5 euro e settanta, ed è senza glutine, ma questo non depone a favore dell’assonanza con il programma Rai che invece sprizza vivacità da tutti i pori, anche con un notevole estro. Per esempio, all’improvviso Autieri decide di far accomodare l’ospite su un’altalena perché «a volte bisogna anche saper tornare un po’ bambini».
E così ciondola in studio, sfidando la gravità e la fatica degli operatori che la devono seguire provando a frenare il mal di mare. Che poi per amor di verità gli invitati sono anche nomi d’eccellenza, ma Serena li affronta con il medesimo entusiasmo indistinto, a prescindere dai racconti che le vengono proposti, tanto sul suo copione c’è solo la gioia.
Per esempio Fortunato Cerlino, l’attore che ha dato forma e anima a don Pietro Savastano in “Gomorra”, prova a fare un discorso profondo sull’ambiente violento in cui si ritrovano a crescere molti giovani, ma l’argomento è spinoso per cui il controcanto arriva garrulo: «Beh è vero, c’è sempre la voglia di emergere di questi ragazzi», neanche fosse la rincorsa al primo posto in un talent. Nando Paone invece racconta il suo progetto di un teatro a Pozzuoli, e denuncia: «L’ho fatto coi soldi miei e della compagnia, perché non ci sono soldi pubblici per questo tipo di cose». «Che bello», replica Serena e parte l’applauso.
Così si va avanti tra un’implacabile canzone e un’altra in un flusso ininterrotto di buon umore a cui si accoda anche Gigi Marzullo, ospite fisso, stesse magliette a righe, stesse domande, costretto a risparmiare le energie visto che un’ora dopo va in onda “Applausi”, un altro dei suoi innumerevoli impegni sulla stessa rete. D’altronde, checché ne dica la posologia dell’integratore alimentare, il riposo notturno è del tutto sopravvalutato.
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DA GUARDARE
“Running Point” (su Netflix) è una serie comedy ambientata nel mondo del basket assai divertente, in cui Kate Hudson e i suoi tailleur rosa dimostrano come si possa parlare di temi universali e molto seri (divario uomo-donna, patriarcato, inadeguatezza, relazioni, lavoro e così via) mantenendo una invidiabile leggerezza.
MA ANCHE NO
È tornata "The White Lotus", pluripremiata serie HBO in onda su Sky. Per questa terza stagione due novità: l’ambientazione in Thailandia e la fastidiosa sensazione di già visto. La storia nell’ennesimo resort di lusso è nuova di zecca ma dimostra come i soldi (della produzione) a volte non facciano la felicità.